Formula1, in Texas Hamilton batte Vettel ed Alonso

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Nel Gp degli Stati Uniti successo dell’inglese della McLaren: il tedesco guadagna ancora sul ferrarista. Il mondiale si gioca tutto in Brasile

di Vito Graffeo

Lewis Hamilton trionfa nel Gp degli Stati Uniti davanti a Vettel ed Alonso (fonte immagine: Getty Images)

GP USA – Diciannovesima e penultima gara del Mondiale di Formula1 ad Austin: vince Lewis Hamilton che punta e supera Sebastian Vettel conquistando quello che è il suo quarto successo nel 2012. Il tedesco della Red Bull mette fieno in cascina anche perché termina davanti a Fernando Alonso, giunto terzo.

IL WEEKEND – Prove libere dominate in lungo e in largo da Vettel: le tre sessioni parlando tedesco e la RB7 del campione del mondo in carica non sembra avere rivali. Leggermente competitivo proprio Hamilton con la sua McLaren, ma in qualifica il tedesco non lascia speranze. Ferrari attardata e più che mai in difficoltà sul nuovo tracciato del “Circuit of Americas”: Alonso non ingrana nelle prove di venerdì e sabato mentre nelle ufficiali non va oltre il 9° posto in griglia. Meglio Felipe Massa: per quanto il brasiliano non brilli nelle tre sessioni di libere, riesce a chiudere a centrare la sesta casella in griglia.

PRE-GARA – Il Cavallino però passa alla tattica più spregiudicata ed opportunistica in vista della gara di domenica sostituendo il cambio (da regolamento, va tenuto per almeno 5 appuntamenti): penalizzazione in griglia di cinque posizioni, come per Romain Grosjean (stesso motivo, dalla quinta alla nona posizione in partenza). Senza muovere un dito, Alonso guadagna due posizioni e quindi una fila rispetto al misero bottino delle ufficiali.

GARA – Al via Vettel mantiene sapientemente la testa della corsa, Hamilton invece viene infilato inizialmente da Webber, salvo poi riprendersi la posizione qualche giro dopo. Dietro parte benissimo Alonso che vola in quarta posizione. L’asturiano fa la sua gara e quando Webber deve abbandonare (ancora una volta l’alternatore tradisce il driver australiano) si porta al terzo posto. Davanti Vettel ed Hamilton sono andati via: dopo l’unica sosta effettuata dai big, i distacchi si sono ampliati in maniera irrecuperabile per lo spagnolo. Davanti invece il tedesco vede l’irruzione determinata e minacciosa del britannico che dopo molti giri, recupera fino a portarsi sotto il secondo, gap questo che gli consente di poter sfruttare il DRS (ala mobile) nei punti previsti sul tracciato. Dopo alcune tornate di studio e assalti più o meno accentuati, Hamilton sferra l’attacco decisivo e si insedia al comando. La gara di fatto, termina qui, al 43° giro: l’inglese va a vincere davanti a Vettel ed Alonso.

LA SITUAZIONE – Vettel è più che mai leader indiscusso della classifica piloti, e si porta a +3 sul pilota di Oviedo che ora deve sperare in un vero e proprio miracolo. Infatti, ad Interlagos per il Gran Premio del Brasile (23-25 novembre) Alonso è chiamato all’impresa: a partire dalle qualifiche, sino alla gara, lo spagnolo non solo deve stravincere, ma sperare in una debacle surrealista del rivale. Intanto in classifica costruttori arriva la vittoria della Red Bull che, pur mandando a punti una sola monoposto, porta il suo vantaggio a 73 punti sulla Ferrari.

IL TITOLO – Il duello tra il campione in carica e l’aspirante al titolo Alonso, può risolversi con poche ed illuminanti analisi. Il ferrarista deve sperare non solo nel proprio successo, ma in una domenica storta del rivale diretto: infatti Alonso non solo deve vincere, ma al contempo sperare in un Vettel che non vada oltre il 5° posto. In caso di secondo posto dello spagnolo, il tedesco deve giungere al massimo ottavo. L’ultima chance è nel terzo posto di Alonso con il driver del team austriaco che giunge decimo.

Per saperne di più:
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