Benvenuti “nel giardino dei fantasmi”
Ma niente paura, sono tornati i Tre allegri ragazzi morti!
di Valentina Palermi
A distanza di due anni dal loro ultimo album “Primitivi Del Futuro”, erano apparsi sul web con il nuovo video del brano “La fine del giorno (canto n°3)” proprio nel giorno di Halloween. Da mercoledì scorso poi sulle radio, ambiente al quale solitamente si concedono con il contagocce, con “La mia vita senza te”.
Un ritorno sereno nell’ Olimpo della musica italiana più onesta quello dei Tre allegri ragazzi morti: dietro il loro aspetto non proprio “allegro”, segnato dalle maschere-feticcio che non tolgono (quasi) mai in pubblico, questi “non più ragazzi” di Pordenone mantengono quell’ aurea “mitologica” che ormai li accompagna da decenni, continuando a essere la band “cult” che sono, e forse qualcosa in più.
Il prossimo 7 dicembre esce il settimo album “Nel giardino dei fantasmi”, “un disco bellissimo” come dice EL TOPO (aka Davide Toffolo, voce del gruppo e fumettista di talento) nel sito ufficiale della band. “L’architettura musicale caraibica che il produttore Paolo Baldini ha realizzato sulle canzoni ha la forma di una cattedrale.” E nel suo giardino ecco che si incontrano i “nostri fantasmi (il rock, il reggae, il dub, la canzone d’autore, il folk) con qualche fantasma più esotico.”
Un risultato che ripropone e sviluppa quelle sonorità dub e reggae sperimentate nel loro precedente lavoro, creando “una musica etnica, di un’etnia immaginaria, fantastica. La nostra. Siamo ALLEGRI RAGAZZI MORTI.”
Insomma, qualcosa di decisamente diverso dalla musica leggera, colorato da nuovi strumenti come il balafon, i cucchiai, il cajon, il mandolino e l’ukulele, e dai giri blues della chitarra di Toffolo, dietro i quali non c’è affettazione, ma un genuino e ripetuto ascolto di numerosi dischi africani (quasi non si contano). Inevitabile quindi creare atmosfere afro-blues miste a cori popolari, come accade proprio ne “La fine del giorno (canto n°3)”.
Intanto, oltre alle anticipazioni musicali, di loro ci godiamo le fantasticherie grafiche del frontman Toffolo, che ha realizzato la copertina dell’album con l’aiuto dell’illustratore Alessandro Baronciani, seguendo il concept del bassista Molteni (il tutto corredato dai costumi di Canedicoda, le immagini di Sterven Jonger), e che ha messo mano anche ai video, con il contributo delle animazioni di Valeria Prosperi.
Ma “di che cosa parla veramente una canzone?”. Il gruppo non vede l’ora di raccontarlo ritornando sulla scena live già il giorno dopo l’uscita del disco, che verrà presentato in anteprima l’8 dicembre in occasione de “La Tempesta al Rivolta”, festival organizzato dall’etichetta della band al Centro Sociale Rivolta di Marghera. Vogliono darsi in pasto a “I cacciatori” di buona musica, attraversando lo stivale con un mini-tour che farà poi tappa a Segrate (MI), Firenze, Bologna e Torino.
Manca davvero poco insomma perché Davide Toffolo, Enrico Molteni (basso) e Luca Masseroni (batteria) mettano piede anche nella Capitale, precisamente il 14 dicembre, all’Angelo Mai Altrove Occupato, insieme al “Pettirosso” Andrea Maglia che li seguirà dappertutto.
E voi, non venite con noi?