Blues back to the future
The Cyborgs, quel duo blues con la maschera che torna dal futuro per cantarcelo
di Flavia Lucchetti
Sono stati avvistati tra Roma e dintorni circa tre anni fa, i Cyborgs, e ora girano il mondo in tour, portando quello che è stato definito “il blues del futuro”.
La loro identità è misteriosamente celata dietro i numeri del codice binario 0 e 1, ma nell’ ambiente musicale in molti li conoscono personalmente. Vi basti sapere che l’uno è un chitarrista e cantante appassionato di blues delle origini, che suona da anni nei club e festival, sia come membro di blues band, che con il suo progetto solista. L’altro è un pianista/tastierista/hammondista, (e ora anche batterista) tra i più richiesti in Italia. Due ragazzi, colleghi e amici, che hanno unito le forze in un progetto classico ed innovativo allo stesso tempo.
The Cyborgs sono due ma valgono per quattro: 0 canta, attraverso una maschera da saldatore con microfono all’interno, e suona la chitarra, con il suono rude dell’amplificatore tirato senza effetti. Ritmiche ossessive figlie del delta e boogie scatenati, accompagnati da 1, che ha architettato un sistema ingegnoso per suonare una mini batteria con i piedi mentre porta i bassi con la tastiera, concedendosi brevi angoli di pianoforte.
La formula della two men band è ora molto di moda, ma loro sono stati senza dubbio innovatori, e l’apprezzamento di pubblico e critica è stato immediato. Piacciono a molti, i Cyborgs, perché sono “alternative”, underground, fanno muovere.
Sono curiosi ed intriganti, e come se non bastasse fanno il blues, ma anche “l’elektrock’’ boogie, e si sono guadagnati l’occasione di suonare in festival importantissimi, di fare da spalla a giganti come Jeff Beck, Eric Sardinas e Johnny Winter, di ritagliarsi un nome nella musica di nicchia. Sono stati anche ospiti in trasmissioni tv e radio, acclamati un po’ ovunque per la loro originale reinterpretazione di un genere tradizionale.
Nel 2011 è uscito il loro album, omonimo, composto da brani originali e classici del blues reinterpretati alla loro maniera, che ha riscosso un discreto successo tra gli intenditori. Il singolo d’esordio “Dancy” e il secondo “Cyborgs boogie” sono stati accompagnati da due video che hanno colto appieno l’essenza della band, ricreando quest’atmosfera a metà tra passato e contesto urbano moderno, usando il bianco e nero, il seppia, qualche lampo di colore retrò.
Merita senz’ altro andare ai loro live, perché l’impatto visivo ed acustico è veramente notevole, e, come se non bastasse, i due musicisti offrono dei simpatici siparietti che rendono l’esibizione ancora più particolare. Le prossime date in Italia saranno il 30 novembre al Caffè Latino di Roma, il 1 dicembre a Bologna, al FOH, il 2 al Reasonanz di Jesi. Le occasioni per vederli in azione son tante, perché questi ragazzi non si fermano mai e fino alla fine dell’anno rimarranno in patria.
Ad aumentare l’interesse verso questi due uomini mascherati contribuiscono i messaggi in codice binario che pubblicano sul loro sito web o su facebook.
Consigliati ad amanti del filone Bud Spencer Blues explosion, Black Keys, del blues, e a tutti quelli che vogliono ascoltare e vere qualcosa di insolito.