Rugby, cala il sipario su una bella Italia
Una vittoria e tre belle gare per gli azzurri. Il ct Brunel: “Siamo sulla buona strada”
di Gabriele Farina
Conclusi i Test Match di novembre, è tempo di bilanci per gli azzurri. Tre i punti fermi: i progressi nel gioco, il seguito di pubblico, l’ingresso nella Top 10 del ranking mondiale. Nota dolente, l’infortunio di Mirco Bergamasco: Sei Nazioni a rischio.
Buona la prima – Il percorso degli azzurri si apre con un successo. Il 10 novembre a Brescia va di scena Tonga, allo stadio “Mario Rigamonti” di Brescia.
Incontro equilibrato, vinto dall’Italia con il punteggio di 28-23. I primi punti per il XV di Brunel sono stati messi a segno da Lorenzo Cittadini, man of the match al termine della gara, ma soprattutto bresciano ed esordiente nel “proprio” stadio.
Determinanti nel successo il possesso dell’ovale (“la prima chiave per la vittoria”, aveva dichiarato capitan Parisse alla vigilia) e una difesa aggressiva.
Terza vittoria di fila per gli azzurri, dopo le affermazioni in trasferta contro Canada (25-16) e Usa (30-10), nella gara che aveva permesso il maggior numero di pubblico per un test match di rugby sul suolo statunitense. L’ultima striscia positiva di tre successi risaliva al 1998. Intanto, l’Italia è attesa all’esame “Nuova Zelanda”.
Un primo tempo da All Blacks – Dopo il Sipi Tao, l’Haka. Il 17 novembre i neozelandesi si esibiscono nella tradizionale danza maori di fronte a uno Stadio “Olimpico” di Roma gremito, ma soprattutto dinanzi a un’Italia senza timori reverenziali.
Sotto 13-0, gli azzurri vanno in meta con Sgarbi e giocano un primo tempo aggressivo, mettendo una notevole pressione ai campioni del mondo. Non a caso, la frazione si chiude con la squadra di Brunel sotto il break di svantaggio (7-13): una meta trasformata frutterebbe il sorpasso.
Il secondo tempo ricomincia con l’Italia determinata e un placcaggio alto su Orquera meritevole forse del giallo. Complice la fatica azzurra, i kiwi mostrano però tutta la loro classe: quattro mete e risultato in cassaforte. Più potenti e precisi nei calci, con Aaron Cruden che non ha fatto rimpiangere Dan Carter (miglior marcatore nella storia della disciplina), più veloci e più atletici in touche, i Tutti Neri hanno legittimato il successo.
16-0 agli Aussies, ma la rimonta resta incompleta – Il 24 novembre si chiude a Firenze. Allo Stadio “Artemio Franchi” scende in campo l’Australia, seconda nel ranking solo alla Nuova Zelanda.
Rispetto alla gara con gli All Blacks, la partenza è in tono minore: troppi falli e numerose perdite di possesso dell’ovale concedono spazi ai Wallabies, i quali ne approfittano, chiudendo la prima frazione in avanti (22-6). Gli unici punti azzurri derivano da calci di Orquera, ispirato in regia.
L’Italia torna decisa a inizio ripresa. Una meta di Barbieri (trasformata) e tre calci del numero 10 portano gli azzurri a -3. Sui piedi di Orquera passa la possibilità di ottenere uno storico pari a due minuti dalla fine, ma il suo calcio non centra i pali.
I fischi alla fine accompagnano la scelta dei Canguri di rinunciare all’ultima azione, mentre per il XV di Brunel solo meritati applausi. Man of the match Francesco Minto, alla seconda presenza in azzurro.
Due note: Mirco Bergamasco ha riportato una frattura scomposta alla rotula. Lo staff medico avverte che saranno necessari almeno quattro mesi di stop. Un colpo ad Andrea Lo Cicero è costato una squalifica di un turno a Sitaleki Timani, costretto a saltare la gara in Galles (terminata 14-12 per i gialloverdi, vittoriosi solo nel finale).
Grandi in Europa? – “Siamo sulla buona strada”, ha affermato al termine del percorso Jacques Brunel.
Un percorso che vedrà gli azzurri, saliti al decimo posto nella classifica IRB, impegnati dal febbraio prossimo nel VI Nazioni 2013.
L’esordio contro la Francia vicecampione del mondo, il 3 febbraio allo Stadio “Olimpico”. Trasferta in Scozia (9 febbraio) e poi di nuovo a Roma contro il Galles, Gran Slam nel 2012 (nessuna sconfitta nel torneo), esattamente due settimane dopo.
Il 10 marzo gli azzurri andranno in Inghilterra per sfidare la formazione che nel weekend ha battuto 38-21 gli All Blacks a Twickenham. Chiusura con l’Irlanda, il 16 marzo, in casa.
L’obiettivo del XV di Brunel è fare meglio rispetto all’edizione del 2012, grazie a una maggiore esperienza e al sostegno di tre gare interne. Intanto, oggi gli azzurri conosceranno la composizione dei gironi in vista dei Mondiali del 2015, organizzati in Inghilterra. L’Italia è inserita in 3a fascia, il sorteggio sarà effettuato a Londra.