Ruby Sparks. E sono scintille.
Cosa accadrebbe se la ragazza dei nostri sogni si materializzasse all’improvviso al nostro risveglio?
di Federico Larosa
È quello che capita a Calvin Weir-Fields (Paul Dano), giovane scrittore in crisi creativa ed emotiva che, dopo aver sognato la graziosa Ruby (Zoe Kazan), se la ritrova in cucina intenta a preparare la colazione. Dopo l’iniziale spavento e la convinzione di stare impazzendo, Calvin scopre di non essere l’unico in grado di vedere la ragazza, che si rivela a tutti gli effetti “reale”…
È questo il punto di partenza di Ruby Sparks, romantic comedy con venature drammatiche diretta dalla coppia di registi del film-rivelazione del 2006 Little Miss Sunshine, Jonathan Dayton e Valerie Faris. Il film esplora le varie fasi del rapporto di coppia: dall’incontro casuale e fortuito ai primi appuntamenti, dalla scelta della convivenza fino alla necessità (sentita quasi sempre almeno da uno dei membri) di mantenere una certa autonomia e indipendenza anche all’interno della coppia, individuato come uno dei fattori critici in grado di logorare un rapporto.
Ruby è una creazione di Calvin, il quale potrebbe farle fare tutto ciò che vuole solo mettendo nero su bianco azioni, parole e pensieri della giovane. Ma lo scrittore sente che tutto ciò non sarebbe giusto, non conferirebbe alla sua relazione quelle parvenze di “realtà” e “verità” necessarie per accettarla e così chiude il manoscritto in cui Ruby è la protagonista in un cassetto e si concentra sulla relazione amorosa, fino a quando Ruby, nel suo processo di “maturazione”, non si allontana progressivamente dall’idea che Calvin ha di come dovrebbe comportarsi una compagna di vita. Così Calvin comincia a riscrivere il copione fino al drammatico confronto finale.
La coppia Dayton-Faris, dopo averci deliziato con la storia della piccola protagonista di Little Miss Sunshine, torna al cinema con una storia che prevede ancora la figura di una protagonista che, ancora una volta, fornisce forma e sostanza al racconto fin dal titolo.
La sceneggiatura, scritta dalla stessa attrice protagonista Zoe Kazan (compagnia nella vita di Paul Dano), esplora questa volta una dimensione più intima e circoscritta tra le mura di casa (capace di divenire a tutti gli effetti una prigione) ma non per questo meno interessante e/o coinvolgente. Tuttavia, nel tentativo, probabilmente, di evitare i toni sdolcinati, il film alterna momenti divertenti e godibili ad altri drammatici che, più che emozionare, deprimono la storia e lo spettatore. Nonostante tutto Ruby Sparks si rivela un film che, pur non essendo perfetto, merita comunque l’attenzione del pubblico.