“Le fuggitive” del Teatro dell’Angelo

Tempo di lettura 2 minuti

Due donne in fuga. Una strada statale. L’inizio di un improbabile rapporto

di Alessia Carlozzo

le-fuggittive-teatro-ghioneLe fuggitive” che si rifugiano sul palco del Teatro dell’Angelo altro non sono che Valeria Valeri e Milena Vukotic, entrambe dotate di una classe e un’eleganza senza tempo.

Una carica positiva senza eguali quella della Valeri, che perfettamente si contrappone e si sposa allo stesso tempo alla compostezza e l’incosapevole ironia della Vukotic.

Come senza tempo sono le due storie raccontate. Due donne diverse, per età e percorso di vita, che nello scontro iniziale trovano una sintonia capace di abbattere qualunque scarno stereotipo sull’amicizia declinata al femminile.

Ma soprattutto è la storia di due accettazioni. Quella di Margot, perfetta immagine della casalinga borghese, stanca ma soprattutto svuotata della sua identità di donna, e quella di Claude, anziana sopra le righe soffocata dalle mura della casa di riposo dove si ritrova suo malgrado, dopo una vita vissuta nella più completa avventura.

Due poli opposti che riusciranno a regalarsi un equilibrio invidiabile. Libertà per Margot, una nuova avventura per Claude.

Una commedia scritta da Pierre Palmade e Christophe Duthuron, che analizza dinamiche universali e non solo necessariamente femminili, in chiave ironica e leggera ma non per questo superficiale.

Una fuga, un automobilista molesto, fattori e vacche da mungere, colazioni “eterne” e una cella. Luoghi, incontri, peripezie varie da affrontare per giungere di nuovo al punto di inizio. Per ritornare da quella casa da cui si era inizialmente scappate, per scoprirsi nuove, diverse, più semplicemente vive.

Perché la storia di Margot e Claude appartiene a tutti gli spettatori. La ricerca di nuovi stimoli, l’accettazione del tempo che passa, il necessario abbandono dei ricordi troppo spesso pesanti come zavorre.

E soprattutto l’insegnamento più importante: c’è sempre una seconda chance per ricominciare. Per rimettersi in gioco e per desiderare qualcosa di più, qualcosa di migliore, non necessariamente per tutti, ma solo ed esclusivamente per noi stessi.

Con la speranza segreta, a fine spettacolo, che sul quel camper in giro per l’Europa ci saremo noi tra qualche decina di anni o forse prima.

Le fuggitive

Teatro dell’Angelo, Roma

4 -16 dicembre 

Biglietto: Poltronissima 25€ | poltrona 20 €

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