Basket: Acea Roma, avanti così!
La Virtus rinnovata in estate sta convincendo e punta dritta alla Final Eight di Coppa Italia
di Samuele Perotti
Dopo l’ennesima stagione fallimentare, la squadra della capitale è ripartita con molti dubbi e un’unica certezza rispetto al passato: Gigi Datome. Il roster è uno dei più giovani del campionato e per questo si temeva il peggio. Invece, le scelte di mercato del GM Alberani e di coach Calvani stanno dando i loro frutti: dopo 11 partite Roma è quinta in classifica con 14 punti, come la chebolletta Cantù. La squadra lotta sempre, gioca da gruppo e questo sta facendo ritornare l’entusiasmo tra i tifosi.
Se batti da padrone del campo Varese, la squadra che sta dominando il campionato, vuol dire che qualcosa è davvero cambiato. La conferma è arrivata nell’ultimo match ad Avellino, dove la squadra si è dimostrata matura. Il segreto di questa rinascita lo svela Alberani: “Prima dell’aspetto tecnico valuto le qualità morali della persona. Raccolgo molte informazioni sugli atteggiamenti, la disponibilità e il carattere”.
Tutte queste qualità si sono viste nella squadra da subito. Le sconfitte sono arrivate con le big: Cantù, Milano, Siena nell’ordine hanno piegato la resistenza dell’Acea, che però in tutte e tre le sfide è uscita dal campo a testa alta. L’unico passaggio a vuoto è stata la trasferta di Bologna. Lì la Virtus ha dimostrato come quando non giochi da squadra, perda molto del suo potenziale. Quel match è servito anche per tenere i piedi ben saldi a terra, perché quando si hanno tanti giovani in squadra, può capitare di incappare in una partita (o una serie) negativa. Se ricapiterà, coach Calvani, dovrà essere bravo a rinsaldare il gruppo e gestire le difficoltà (come ha fatto con Czyz).
Il vero trascinatore sia per punti realizzati che per atteggiamento in campo è il neo capitano Gigi Datome. Non molla mai, difende duro e non si tira indietro di fronte alle responsabilità. Non è un caso che sia il giocatore con la valutazione media più alta della Serie A (oltre ad essere il miglior tiratore di liberi: 96,7%).
Molte le note liete. A partire da Czyz: il polacco è esploso per personalità e qualità subito, a Pesaro, e che si sta risollevando da un periodo negativo. Poi c’è Lorenzo D’Ercole (miglior tiratore da 3 del campionato), che si è guadagnato sul campo il ruolo di sesto uomo. Preso in estate per questo motivo, non sta deludendo, consente ai “titolari” di tirare il fiato ed almeno 2 vittorie (Pesaro e in casa con Varese) portano la sua firma.
Discorso a parte meritano Goss, Taylor e Lawal. Il primo ha deluso un po’ andando a corrente alternata. Il play americano è un rookie e all’inizio ha avuto qualche difficoltà. Con il passare delle gare però ha dimostrato le sue qualità, prendo la squadra in mano. Alberani è convinto: “Da Taylor ci aspettiamo il salto di qualità”. Per il centro nigeriano bicchiere mezzo pieno, perché se è vero che la sua fisicità è straordinaria, commette ancora troppi falli ed errori tecnici in attacco.
L’unica nota stonata è Dagunduro, che reduce dall’infortunio alle Olimpiadi con la nazionale nigeriana ha giocato poco e poi dopo il riacutizzarsi del problema a Bologna è stato costretto all’operazione al ginocchio. Viste le rotazioni corte, la speranza è che visto l’andamento della squadra e il ritrovato entusiasmo del pubblico la società faccia un piccolo sacrificio.
“Per il momento siamo in linea con gli obiettivi prefissati”. E come non condividere le parole del GM. La Final Eight di Coppa Italia è davvero ad un passo: nelle 4 partite che mancano al giro di boa, l’Acea dovrà conquistare almeno 2 vittorie e la missione non sembra impossibile, visto che superato l’ostacolo Sassari (ospite al Palazzetto domenica prossima) la Virtus se la vedrà con Brindisi, Biella e Montegranaro (squadra alla sua portata). Una volta raggiunto questo traguardo, si andrà a Milano per sognare ma soprattutto si continuerà a lavorare sodo per riportare dopo 2 lunghissimi anni i play-off a Roma. I segnali positivi ci sono, ora non resta che continuare con questa umiltà e voglia di stupire.
(fonte immagini: rsnews.it; lh6.googleusercontent.com, outdoorblog.it)