La cultura va alle Primarie
Con il FAI, si vota on-line fino al 28 gennaio
di Silvia Cresci
Prendendo spunto dalle prossime elezioni politiche in programma per il 24 e 25 febbraio, il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha dato il via ad un’iniziativa che non ha precedenti: le Primarie della Cultura.
Nella forma di una competizione elettorale, che vede protagonisti Giotto, Dante Alighieri, Leonardo Da Vinci, Giuseppe Verdi e Federico Fellini nelle vesti di candidati speciali, si vanno ad interrogare direttamente i cittadini su quali potrebbero essere, a loro giudizio, le priorità in ambito culturale nel nostro Paese.
Oggetto di voto sono 15 proposte messe a punto dal FAI, che hanno a che fare con l’ambiente, il paesaggio e la cultura. Chi ne avrà voglia potrà esprimersi non solo tramite la votazione, ma anche lasciando commenti sul sito internet dedicato all’iniziativa.
L’intento degli organizzatori è di mettere in atto una serie di azioni concrete, finalizzate a salvare la cultura italiana, sempre più in difficoltà. A questo scopo, dopo il 28 gennaio, termine ultimo per le votazioni, i cinque temi che avranno raccolto un maggiore consenso da parte dei cittadini saranno sottoposti direttamente all’attenzione dei partiti politici. Questi ultimi avranno poi da parte loro l’opportunità di prenderne atto e di trasformarli in impegni concreti.
Si può votare on-line, direttamente dal sito delle Primarie, esprimendo un massimo di tre preferenze, ma solo dopo aver effettuato l’apposita registrazione. Nel frattempo, ciascuno sarà libero, se lo vorrà, di seguire in tempo reale l’andamento delle votazioni tramite Facebook, Twitter e Google +.
Cosa si vuole chiedere dunque ai politici? Ai primi posti della classifica provvisoria che si è venuta a delineare in questi primi giorni di Primarie, troviamo la proposta di destinare almeno l’1% dei soldi pubblici alla cultura, una risorsa fondamentale per l’Italia, ci tiene a far notare il FAI.
Tra i temi più votati c’è anche quello dedicato all’emergenza paesaggio, identificato dal titolo d’effetto “Chi tocca il suolo muore”. La proposta è di andare a controllare maggiormente l’utilizzo indebito del suolo e di combattere dunque l’abusivismo con l’introduzione di nuove norme.
Altra problematica del nostro Paese è la scarsa regolamentazione delle costruzioni nelle zone maggiormente a rischio. “Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio” è dunque un altro tema che non poteva mancare di ricevere consensi e che troviamo infatti ai primi posti.
Risultati provvisori alla mano, pare che l’iniziativa del FAI abbia davvero colpito nel segno. È decisamente elevato, infatti, il numero di cittadini che hanno finora aderito. Sono già arrivati più di 30.000 voti e molti dei votanti stanno ulteriormente sfruttando il web per lasciare suggerimenti in merito alle singole tematiche.
Tutto questo a dimostrazione di come sia sufficiente una semplice votazione on-line per coinvolgere ampiamente i cittadini e renderli concretamente partecipi di quella che potrebbe essere una migliore e , soprattutto, più democratica gestione della cultura in Italia.