A Roma ritorna “Ti vuoi mettere con me?”

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Le esilaranti adolescenti di Michela Andreozzi sul palco del Teatro Ambra alla Garbatella

di Alessia Carlozzo

Ti-vuoi-mettere-con-me_GALLERYZero Calcare fumettista del momento ha scritto sulla quarta di copertina del suo ultimo lavoro “Un polpo alla gola” che nessuno guarisce dalla propria infanzia.

Michela Andreozzi brillante attrice comica dimostra, al contrario, come forse sia difficile fuggire anche dalla propria adolescenza. “Ti vuoi mettere con me? L’amore al tempo delle mele” in scena al Teatro Ambra alla Garbatella fino al 20 gennaio, non è solo un ottimo one girl show, ma è soprattutto un omaggio a quell’età complicata ma dannatamente divertente quale solo l’adolescenza sa essere.

Porta chiusa, specchio, diario, radio e telefono. I cinque elementi essenziali nella vita di un adolescente qualunque degli anni 80’ protagonisti dei differenti monologhi della Andreozzi che ripercorre così le tappe fondamentali di quegli anni. Oscillando tra la “simpatica” del gruppo, la sfigatella della classe vessata e la queen bee della scuola, l’attrice regala una prova decisamente oltre ogni aspettativa.

Brillante l’interpretazione quasi contemporanea della mamma meridionale vs figlia romanaccia, esilarante quella della sessuologa reggina alle prese con le domande delle ragazzine pubblicate sulla rivista Cioè, entrate di diritto nella storia pop (trash?) editoriale dell’Italia di quel periodo.

Coinvolgente senza mai essere invadente,lo spettacolo riserva una piacevole interazione attore-pubblico grazie ad alcuni intermezzi musicali o alla spiegazione di alcune regole di vita adolescenziale, tra tutte gli accostamenti personalità/diario.

La scelta del diario influiva sulla personalità dello studente, che come oggi ancora accade, veniva facilmente identificato ed etichettato. Non vi rovineremo la sorpresa ma sappiate care signore che se all’epoca avevate il diario delle Holly Hobbies, ecco potreste aver fatto una scelta sbagliata in materia di approccio con l’altro sesso ( o forse migliore dipende dai punti di vista).

Immancabile poi le scene finali dedicate, come si intuisce dallo stesso nome dello spettacolo, al reo foglietto di carta recante la domanda universale “Ti vuoi mettere con me?” con relativo quadrato da sbarrare in caso di risposta affermativa.

Un “tempo delle mele” spiritoso e a tratti malinconico quello portato sul palcoscenico dall’attrice, capace di regalare risate, sorrisi e sospiri a chi quei lenti li ha ballati davvero tanti anni fa e ricorda forse un primo amore, forse una prima delusione. Una risata che maschera una nostalgia ben più profonda, gli anni dell’entrate alla seconda ora e delle prime feste. Giochi della bottiglia e iniziazioni ai baci: deludenti, strani e impacciati come a volte solo i primi sanno essere.

Uno spettacolo per ridere e ricordare o anche solo da gustare con i propri figli adolescenti 2.0, protagonisti di un’epoca nuova e così differente. Oggi consumatori sfrenati e veloci di una qualunque emozione, capaci di divorare letteralmente ogni sensazione, dal sentimento al sesso. Forse più navigati, forse più fragili sicuramente più disillusi.

Uno, però, il comune denominatore di entrambe le generazioni: quella familiare sensazione di sentirsi né carne né pesce. Una ricerca di sé stessi che prosegue tutto il corso della vita, quando banalmente pensiamo e decidiamo di aver trovato la nostra strada, il nostro posto nel mondo.

Eppure stasera quella sensazione pervadeva tutto il teatro. La sensazione di non aver ancora preso una posizione finale, di continuare a rimanere indecisi sul da farsi, la sensazione che dentro di noi quell’adolescente è ancora lì con le stesse domande (speriamo non del Cioè) e le stesse paure. In fondo è vero, non si sfugge neanche dalla propria adolescenza.

Alessia Carlozzo (@acarlozzo)

“Ti vuoi mettere con me? L’amore al tempo delle mele”

con Michela Andreozzi

Roma, Teatro Ambra alla Garnatella

16 – 20 Gennaio

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