Atoms For Peace: chimica..ed elettronica per Thom Yorke
Singolo e album nuovi per il leader dei Radiohead…con un progetto speciale
di Valentina Palermi
Thom Yorke ci sorprende (piacevolmente) presentando un nuovo progetto. Stavolta nessun desiderio solista, ma cinque elementi.
Oltre a lui (voce, chitarre, tastiere e programming), Flea dei Red Hot Chili Peppers (basso), il produttore – già per i Radiohead – Nigel Godrich (programming), Joey Waronker (batteria) e Mauro Refosco (percussioni): mettili insieme e ottieni gli Atoms For Peace, che il prossimo 26 febbraio pubblicheranno su XL Recordings l’album AMOK, introdotto dal singolo “Judge Jury and Executioner”, già acquistabile su iTunes.
Le immagini dell’artista Tarik Barri fanno da sottofondo ad un brano per il quale è stata ideata anche una versione in vinile 12″, disponibile dal 12 Marzo, che prevede l’inserimento dell’esclusivo (e altrattanto inedito) b-side “S.A.D”.
A dire il vero già mesi fa, dal blog Dead Air Space, Thom presentava gli Atoms For Peace, che prendono le mosse “da alcuni concerti fatti per The Eraser anni fa con Mauro, Joey, Nigel e Flea”, e la prima canzone “Default”, nella quale “ci sono un sacco di percussioni e altra roba che funzionano molto bene con l’elettronica” a detta di Godrich, che però fa notare come sia “uno dei meno rappresentativi di questo processo”.
Forse il tiro è stato aggiustato con il suo lato-b “What The Eyeballs Did”, ma fatto sta che già dall’ascolto delle prime note del nuovo lavoro nelle mie orecchie risuonava – quasi evocativa – “Harrowdown Hill”. Ma un passo in avanti è stato sicuramente fatto da “quei concerti” che li hanno resi “euforici”: “l’energia scaturita dal trasformare la musica da elettronica a live ci ha invogliato a continuare a farlo per alcuni giorni in studio, diventando poi una cosa a lungo termine. Immersi nello spazio fra i due…elettronica e live”.
L’interazione chimica tra le persone, per trasmettere in fase di registrazione la voglia di riprodurre quella dinamicità, e l’intenzione di “realizzare l’album in maniera simile ai capolavori di Miles Davis”, ragionando in “a jazz way in termini di utilizzo di edits e grandi block musicali per creare gli arrangiamenti”, come rivela sempre il produttore Godrich alle righe di Rolling Stones.
Sicuramente una grande carica sperimentale elettronica accompagna Yorke & Co., che stimolata firmando progetti esclusivi paralleli, come l’esclusivo e a-thomico “Dazed mix”, realizzato per il magazine inglese (guardacaso) Dazed & Confused: una traccia lunga (circa) 25 minuti che remixa brani inediti composti dal solitario Thom (“Cycles mk 3”, “I don’t need an excuse – unfinished”), dai Radiohead (“Give up the ghost”, “Bloom treatments”), Liars (“Proud evolution”) o dagli AFP ma incompiuti (“You wouldn’t like me when i’m angry – unfinished”).
Certo…dopo la lunga attesa estiva per ascoltarlo sul palco con i Radiohead nel nostro Paese, un ottimo modo per “risvegliare” i suoi fan. E sicuramente il leitmotiv di questo inverno.