Bonjour, “My name in Stain”
Cose (musicali) belle (e buone) dalla Francia: con l’ultimo singolo gli Shaka Ponk entrano nel mainstream
di Valentina Palermi
È il 2000 – o il 2004? – quando i parigini CC (chitarra) e Frah (web designer) conoscono il californiano Stan (hacker), con il quale creano musica e immagini per Goz, una scimmia virtuale che l’americano usa per alterare campagne pubblicitarie. In questo modo nasce un progetto che unisce attivismo, immagini e musica, e che mette insieme la crew formata da Bob, CC, Frah, Thias, Ion, Steve e “alcuni designer, musicisti, alcolisti e barboni che orbitano (e vivono) nell’appartamento parigino di Châtelet”.
Shaka Ponk diventa così un’esperienza musicale electric-rock, con una scimmia cinica come protagonista di video on-line sul proprio canale on-line “TV Monkey”: “Goz vive sullo schermo, cantando e raccontando le storie degli uomini”, considerato tanto una parte del gruppo come gli altri cinque membri, mentre CC e Frah sono i “clown musicali”.
Lontani gli anni in cui il loro demo album “LOCO CON DA FRENCHY TALKIN’”, realizzato a Berlino, vende un po’ ma non abbastanza per viverci. Per cui vanno un sacco in tour, “everywhere, anytime”, aprendo i concerti di “stars, country cowboy bands, deathmetal gods”. Chiunque insomma!
In Francia (e in Europa) sono ormai un fenomeno. Grazie anche al successo della hit “My name is Stain”, estratta da “The geeks and the jerkin’ socks”, l’uscita di qualcuno e l’ingresso nella band della voce Samaha Sam, e alla loro nominee agli MTV EMA 2012 di Francoforte come Worldwide Act European. Forme differenti di musica popolare in aggiunta alla world music, ritmi e colori forse più caldi rispetto a quanto questa comunità, composta da “nerd e solitari cibernetici”, mixando a rock ed electro anche punk e dance, propone nelle sue performance in giro per il mondo.
I testi, un mix di inglese, francese e spagnolo, sembrano non essere tutta farina del loro sacco. “Interpretiamo canzoni scritte da tutte le persone che incontriamo durante i nostri viaggi… queste canzoni sono la descrizione del mondo umano descritto da una scimmia fottutamente intelligente”. Sito, animazione, 3D, video musicali, canzoni e suoni, tutto creato e autoprodotto, “in modo che tutti sanno che quel che vedono e sentono siamo noi al 100%… nessun aiuto, nessun travestimento, solo fango e capelli!”
Con l’etichetta Guess What! (Yael Naim – Piers Faccini), escono nel 2009 “LOCO RECYCLED” – lo stesso del 2006, ma rivisitato in “La Casa”, studio degli SHKPNK –, e “Bad Trax Movie Porn” – che contiene brani pieni di energia e denuncia contro un mondo di plastica, come “How we kill stars” –. Oggi con l’ultimo album del 2011, ci offrono il ritorno sulla scena musicale di Bertrand Cantat, l’ex leader dei Noir Desir, con loro in “Palabra mi amor“.
Che piacciano o no, gli Shaka Ponk non mancano di stuzzicarci. Erano attesi all’Euronics 2013, mentre sul sito le loro tracce si perdono poco prima del loro arrivo a Barça per realizzare l’album successivo. Per ora seguiamoli sui social… oltre a cose buone sembrano regalarci tanto altro!