A Roma, “Una ricetta per single”
Il palco del Teatro de’Servi conquistato da quattro donne alla ricerca del perfetto equilibrio tra amore amicizia e solitudine
di Alessia Carlozzo (@acarlozzo)
Il paragone nasce spontaneo. Vuoi per il numero (quattro amiche), la cura per il look (con comparsata di tacco Jimmy Choo), il loft elegante e decisamente da single, un ex che riappare all’improvviso e di contorno una decisa e travolgente ironia così tipicamente femminile.
“Una ricetta per single”, in scena al Teatro de’Servi fino al 17 febbraio, potrebbe tranquillamente essere una puntata ambientata dieci anni dopo la fine di Sex and the City. Le eredi di Carrie&co. sono in questo caso Silvia (Cinzia Berni anche autrice della commedia), Giulia (Cristiana Lionello), Irene (Alessandra Korompay) e Irene (Francesca Zavaglia).
Quattro sfumature diverse di uno stesso intenso rosso, il colore che predomina e pervade la commedia. Rosso come le passioni che raccontano senza troppi peli sulla lingua, in assoluto tutte indirizzate al bello e confuso Luca (Paolo Persi), come la rabbia provata di fronte a tradimenti e abbandoni o più semplicemente rosso come l’amore disperatamente cercato da ognuna di loro anche in modi e tempi differenti.
Tutta la storia infatti, verte sulla ricerca del rapporto perfetto, dal partner giusto all’equilibrio mai raggiunto. Sono quattro storie singole eppure così comuni. L’eterna amante, la moglie tradita, la vedova “allegra” e la professionista annoiata. Stereotipi in cui tutte ci siamo imbattute almeno una volta, se così non fosse forse una di queste siamo proprio noi nella vita quotidiana.
Tra torte alla gianduia, marsala a fiumi, svenimenti improvvisi e scoperte ancor più inaspettate le quattro amiche si ritroveranno a tirare le somme delle loro relazioni, vere o astratte che siano, cercando di dosare i giusti ingredienti raccolti negli anni di disperati tentativi di vita di coppia. L’obiettivo è sempre e solo quello da sempre: sentirsi realizzate con la persona giusta al proprio fianco.
Malgrado il titolo però “Una ricetta per single” non è inno femminista alla zitellaggine (o singletudine che dir si voglia) e neanche un’ode alla donna emancipata e dedita solo al lavoro anche se, nota a margine, tutte le protagoniste lavorano e sono economicamente indipendenti.
Si tratta piuttosto di un invito a liberarci dagli schemi mentali così dannatamente tipici di noi donne, che troppo spesso ci imponiamo, e a vivere con una maggior spensieratezza quello che la vita inaspettatamente ci riserva.
Che sia un figlio in “tarda” età, una famiglia allargata e alternativa, un toy boy da viziare, un marito con cui ricostruire un rapporto e a cui riconsegnare il telecomando. Tra tante risate e battute il messaggio arriva comunque forte e chiaro allo spettatore: nessuna strada sarà mai quella giusta se hai paura di vedere dove ti porta come disse un saggio amico.
Vivere per il piacere di essere noi stessi e soprattutto con chi vogliamo essere lungo questo percorso. Questa ricetta che ci viene servita è così una celebrazione del rapporto di coppia. poco importa se molto spesso fuori dagli schemi. L’importante alla fine del viaggio è arrivare a fine serata con qualcuno con cui condividere una fetta, anzi due, di quella torta gianduia al rum e sale “Chipotle”.
“Una ricetta per single” di Cinzia Berni regia di Roberto Marafante
Roma,Teatro de’ Servi
fino al 17 febbraio
Biglietto: platea 20€ | galleria 17€