Volti e figure, tra sacro e profano
A Verona si viaggia nella storia dell’arte, fino ad aprile
di Silvia Cresci
Botticelli, Bellini, Velázquez, Tiepolo, Monet, Van Gogh, Picasso, Matisse: ecco i nomi di alcuni dei principali protagonisti dell’esposizione che fino al 1° aprile sarà ospitata a Verona nel Palazzo della Gran Guardia. La mostra “Da Botticelli a Matisse. Volti e figure” è itinerante e viene riproposta per una seconda volta, forte già dell’indiscusso successo riscontrato a Vicenza, dove era stata allestita all’interno della Basilica Palladiana.
In mostra ci sono circa 80 opere e tra esse un pezzo d’eccezione, “La danza a Bougival” di Pierre – Auguste Renoir, prestito del Museum of Fine Arts di Boston.
Rispetto a quanto visto a Vicenza, minime modifiche sono state apportate al percorso espositivo. A fronte di alcune opere rientrate già nelle loro sedi, ne sono infatti arrivate altre che sono andate ad incrementare l’offerta della mostra.
Grazie ai prestiti concessi dal Muzeul National Brukenthal della città romena di Sibiu, Capitale Europea della Cultura, l’esposizione si è arricchita di quattro opere: la “Crocifissione” di Antonello da Messina (1465-1470 c.ca), il “Ritratto d’uomo con copricapo azzurro” (1429 c.ca) di Jan van Eyck e due capolavori di Hans Memling, il “Ritratto di uomo che legge” di (1490 c.ca) e il “Ritratto di donna in preghiera” (1490 c.ca).
Il volto e la figura sono i due temi di base che, nell’ambito di quattro diverse sezioni, vengono affrontati da differenti angolazioni.
Si inizia con “Il sentimento religioso, la grazia e l’estasi”. Abbiamo qui i vari momenti della vita del Cristo, così come sono stati raffigurati da grandi pittori, tra cui Beato Angelico, Giovanni Bellini, Antonello da Messina, in un ampio arco temporale compreso tra il XV e la metà del XIX secolo.
Si prosegue nelle sezioni successive con un duplice approfondimento sul modo di raffigurare i volti e di rendere gli sguardi. Con la “Nobiltà del ritratto” e “Il ritratto quotidiano” si passano dunque in rassegna i volti dei nobili, dei borghesi e quelli delle persone qualunque, alcune del tutto anonime. Così, se da una parte troviamo il “Ritratto del doge Pasquale Malipiero” (1460 c.ca) di Gentile Bellini, dall’altra c’è il celeberrimo “Ritratto d’uomo con il copricapo azzurro” (1429) di Jan van Eyck.
Poi, ecco che nel XX secolo arriva un nuovo modo di rendere gli sguardi. Proprio da qui nasce la quarta e ultima sezione della mostra, lo “Sguardo inquieto” del Novecento. Rappresentativi a riguardo sono gli autoritratti di Van Gogh, Gauguin, Cézanne, per finire con i volti di Modigliani.
Nell’ambito di un’esposizione così imponente e di così forte richiamo per il pubblico, se non altro per i nomi, tutti eccellenti, degli artisti esposti, non si poteva non pensare in grande anche dal punto di vista dei servizi offerti. Ecco dunque l’idea di proporre visite guidate gratuite per adulti e bambini e di prolungare l’orario di apertura fino alle 21, dal venerdì al sabato, a partire dal 1° marzo.
“Da Botticelli a Matisse. Volti e figure”
Verona, Palazzo della Gran Guardia
2 febbraio -1 aprile 2013
Orari: 9.00 – 19.00 (lunedì – giovedì); 9.00 – 20.00 (venerdì – domenica)
Biglietto: 18 € (intero); 9 € (ridotto)