Tennis: l’Italia rompe l’incantesimo Coppa Davis
Sconfitta 3-2 la Croazia, la squadra di Barazzutti affronterà il sorprendente Canada, che ha eliminato la Spagna. Donne: Errani e Vinci inarrestabili
di Gabriele Farina (@Gabri3_0)
Anno 1998. Michael Jordan infila “il” canestro contro gli Utah Jazz in gara-6 delle Finali Nba e conquista il sesto e ultimo titolo della sua carriera con i Chicago Bulls. La Francia del calcio si aggiudica i Mondiali, sollevando per la prima volta la Coppa del Mondo dopo aver battuto il Brasile.
Quello stesso anno gli azzurri del tennis superano per l’ultima volta un turno del World Group, l’élite del torneo più famoso al mondo, la Coppa Davis, in cui le sedici migliori nazioni al mondo competono per la celebre “Insalatiera”.
Dopo aver battuto nell’ordine India, Zimbabwe e Stati Uniti (la più vincente di tutti i tempi), la formazione tricolore cede a Milano contro la Svezia nella finale per la Coppa.
Seppi e Fognini, Lorenzi e Bolelli hanno rinvigorito le speranze di un’Italia vittoriosa nel 1976, ma da troppo tempo relegata in “seconda fascia”.
Gli avversari di turno, Marin Cilic e Ivan Dodig, rappresentavano una Croazia che non è più quella che ha sollevato il trofeo otto anni fa, pur rimanendo sempre un opponent di tutto rispetto.
È stata una vittoria di squadra, perché in “Coppa Davis – come ha dichiarato il match-winner Fognini – si vince e si perde tutti insieme”.
Ecco allora che Paolo Lorenzi lascia riposare Fabio (colto da un attacco febbrile) il primo giorno di incontri al Palavela di Torino, cedendo solo al tie-break contro Cilic – che pur lo precede di 45 posizioni nel ranking – dopo aver condotto anche 2 set a 1.
Uno svantaggio subito annullato da Andreas Seppi, vittorioso nel confronto individuale con Dodig 3 set a 1 (6-2, 6-7, 6-4, 6-4), stesso punteggio con cui l’accoppiata Bolelli-Fognini regola il duo croato.
Il primo match-point per la serie è subito annullato da Cilic, che supera Seppi senza concedere nemmeno un set. “Ho giocato sotto il mio livello – ha dichiarato in seguito l’azzurro -, non è stata la prestazione che volevo”.
L’ipotesi di rimonta croata si arresta al primo set del quinto round, conquistato da Dodig contro Fognini per 6-4. Dopo di ciò, ‘Fogna’ conquista i seguenti tre parziali con il medesimo punteggio e ottiene un meritato happy ending, per lui e la squadra.
“Un risultato ottimo”, esulta Corrado Barazzutti. Oggi coach della squadra, ieri tra i protagonisti del trionfo in Cile con Adriano Panatta, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli. Il risultato, afferma soddisfatto, è “un riconoscimento” per “giocatori forti, una vera squadra”.
Il prossimo avversario si chiama adesso Canada. I biancorossi della Foglia d’Acero hanno stupito la Spagna vicecampione in carica, sconfitta per 3-2 ma dopo aver già fatto loro la serie nel quarto round.
“Non voglio sentire nulla riguardo alle assenze”, ha sottolineato José Luis Escañuela, presidente della Federazione Spagnola”. Il ct Álex Corretja ha dichiarato dal canto suo di non “dover rimproverare niente a nessuno”.
Quella degli Iberici è l’eliminazione più sorprendente in un primo turno che vede anche l’uscita della Germania (“cappotto” dall’Argentina) e della Svizzera di Wawrinka, sconfitta dai detentori del trofeo della Repubblica Ceca.
I campioni in carica se la vedranno nei quarti di finale contro il Kazakhstan, mentre l’Argentina affronterà la Francia, secca cinquina a Israele.
La Serbia del numero 1 del mondo Djokovic (3-2 al Belgio) scenderà a rete contro gli Stati Uniti di Isner (stesso punteggio al Brasile). Chi conquisterà lo scontro se la vedrà con la vincente di Canada-Italia. Se fosse possibile, un’ ulteriore motivazione per superare gli Americani.
In campo femminile, continua invece il momento straordinario del duo Errani-Vinci.
Sara & Roberta hanno confermato la loro intesa vincendo agli Australian Open (sconfiggendo, tra le altre, le sorelle Williams), e all’Open GDF Suez di Parigi, doppio 6-1 in finale contro Andrea Hlaváčková e Liezel Huber.
Per la coppia WTA migliore del 2012, un promettente inizio di stagione dopo gli 8 titoli di coppia conquistati lo scorso anno (di cui due Slam).
Uno stimolo in più per la squadra di Barazzutti: andare più avanti possibile nel torneo per non sfigurare in una disciplina che in Italia sta divenendo più “rosa” che mai.
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