Rugby, doccia scozzese per l’Italia
Gli Azzurri si spengono a Edimburgo (34-10). L’Inghilterra guida solitaria il torneo
di Gabriele Farina (@Gabri3_0)
Brusco risveglio per il XV di Brunel. Nell’esordio stagionale a Murrayfield, i più esperti Highlanders approfittano dei tanti, troppi errori avversari e conquistano con merito i primi due punti stagionali.
Classifica corta, con l’Inghilterra a punteggio pieno dopo il successo in Irlanda (12-6, tutti calci di Farrell e O’Gara) e la Francia ancora a quota zero dopo la sconfitta interna contro il redivivo Galles. Dopo la pausa, saranno proprio i campioni in carica a sfidare l’Italrugby all’Olimpico nella terza giornata del Sei Nazioni 2013.
Il ct ha ammesso il passo indietro rispetto alla gara con i transalpini: allora era stata la pressione italiana a costringere i vicecampioni del mondo a una lunga serie di errori risultata alla fine decisiva. A Edimburgo il copione si è completamente rovesciato.
I padroni di casa partono davvero forte, e “rischiano” subito di andare in meta. La fortuna non aiuta gli Azzurri quando un calcio di Orquera colpisce in pieno il palo prima di ritornare sul terreno di gioco.
Inutile, però, recriminare sugli episodi. L’Italia, come ha affermato al termine della gara il veterano Dominguez (ora commentatore televisivo) ha “sfidato la Scozia sui suoi punti forti”, specialmente sui punti d’incontro sui quali, Brunel dixit, “non abbiamo giocato troppo su questa situazione”.
La Scozia gioca un rugby aggressivo e umile. Laidlaw (al termine mvp) non sbaglia un calcio e al termine mette a referto 14 punti. Al tabellino della Tartan Squad vanno aggiunte anche quattro mete.
I primi due try, siglati Visser e Scott, puniscono l’Italia sul suo lato destro di difesa. I restanti due, nel secondo tempo, nascono da due errori davvero insoliti. Dapprima Orquera (man of the match contro la Francia, ma sottotono a Edimburgo) si fa intercettare un passaggio a ridosso dei 22 avversari da Hogg. Coast-to-coast per il numero 15 e ovale schiacciato in meta. Sarà questa l’ultima azione per il 10 azzurro. È poi la volta di tutta la retroguardia italiana, impreparata a un calcetto di Lamont che spiana la strada alla corsa solitaria del numero 13, il quale depone poi indisturbato sotto i pali.
La meta di Zanni su delizioso assist di Parisse (trasformata poi da Burton) ammorbidisce un passivo che avrebbe potuto anche essere peggiore (Scott è andato vicino a altre due mete).
Un dato interessante è il fatto che, a pochi minuti dal termine della ripresa, l’Italia ha raggiunto il 72% del possesso dell’ovale. Tanti errori e mancanza di cinismo hanno permesso alla Scozia di capitalizzare quasi al massimo le occasioni avute.
“Siamo stati molto timidi, ancora non siamo maturi”, ha dichiarato al termine Sergio Parisse. Il capitano ha voluto sottolineare, però, come “chi parla di presunzione non ci conosce bene”.
È stata “una lezione”, aggiunge il capitano, da cui – sottolinea invece Brunel – “occorre imparare per preparare al meglio la prossima partita”.
Già, perché adesso l’Italia tornerà in campo a Roma contro il Galles, che ha regolato a Parigi le ambizioni da titolo della Francia. Primo tempo equilibrato (3-3 con i calci di Michalak e Halfpenny), poi allungo decisivo dei Dragoni Rossi nel finale, con la meta di North e la conversione di LH (per lui anche altri due calci). Per i transalpini l’illusione del 6-6 con un altro calcio del numero 10.
“Sappiamo di non poter più vincere il titolo”, ha dichiarato coach Saint-Andre. Ambizioni, invece, rilanciate per i Rossi, attesi dalla doppia trasferta contro Italia e Scozia prima della chiusura al “Millenium Stadium” di Cardiff contro l’Inghilterra.
Contro il Galles, Andrea Lo Cicero toccherà i 101 cap in azzurro, record condiviso con Troncon. Il “Barone” confida su un’Italia diversa per “cercare di portare al Galles” i punti incassati a Edimburgo.
2 risposte
[…] che ancora non è mai riuscita a battere. Una squadra in crescita dopo le prestazioni opache contro Scozia e Galles, che punta decisa alla gara contro l’Irlanda per salutare al meglio il Sei Nazioni 2013 […]
[…] Ancora sette giri di orologio e Luciano avrebbe la possibilità del sorpasso, sempre da calcio piazzato. Una possibilità che s’infrange contro il palo, così come era accaduto durante la gara di Edimburgo contro la Scozia. […]