Passi avanti nella Green Economy

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Lo sblocco di una serie di prestiti e finanziamenti dev’essere il preludio a un impegno maggiore nel campo della sostenibilità

di Andrea Ranelletti

Arrivano buone notizie per l’Italia dal fronte della Green Economy. Il “Dossier Kyoto 2013” realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha rivelato che l’Italia ha centrato l’obiettivo posto dal Protocollo di Kyoto l’11 dicembre 1997: rispetto al 1990, la media dell’emissione di gas serra ha fatto registrare un calo del 7%. Il Protocollo imponeva un limite di emissione annua fissato di 483 milioni di tonnellate, mentre l’Italia è riuscita a scendere fino a 480 milioni nel periodo 2008-2012 (ma calcolando solo le emissioni nell’anno 2012 la cifra scende a 465 milioni).

greenSi è quindi avviato sulla giusta strada il processo di decarbonizzazione, destinato ad assicurare una migliore sostenibilità ambientale su lunga scala al sistema economico nazionale. Pur sottolineando come la riduzione dell’attività industriale legata alla crisi abbia certamente influito sul calo delle emissioni, il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini ribadisce che il calo delle emissioni è il frutto di un percorso intrapreso con la convinzione della necessità di un cambio di rotta.

“La tendenza alla riduzione dei gas serra era già emersa chiaramente in precedenza – sostiene Clini – a testimonianza dell’efficacia delle politiche di efficienza energetica e di promozione delle energie rinnovabili avviate dall’Italia. […]. La riduzione del carico per l’ambiente delle attività civili e produttive è diventata una filosofia di sviluppo socio-economico che sta pervadendo con un virtuoso effetto domino tutta la società diventando ‘valore’, non solo etico ma anche economico e commerciale”.

Il Ministro Clini conclude il proprio mandato con l’istituzione di un “Fondo da 460 milioni di euro per l’Occupazione Giovanile nella Green Economy”, destinato a erogare prestiti e finanziamenti per progetti nella green economy e a incentivare l’assunzione di giovani nel settore. La soddisfazione per il provvedimento è smorzata dalle polemiche con il Tesoro, accusato di aver sbloccato una quantità di fondi inferiore alla richiesta.

I finanziamenti del Fondo saranno destinati anche a chi effettuerà progetti a favore del territorio per prevenire il rischio idrogeologico, a chi s’impegnerà nella ricerca e nello sviluppo di biocarburanti di seconda e terza generazione e più in generale nello sviluppo di prodotti e processi produttivi destinati a “diminuire il livello di inquinamento nel ciclo di vita”.

Garantire un alto livello di sostenibilità al nostro approvvigionamento energetico è un passo di estrema necessità. L’enfasi posta dalla crisi internazionale sull’andamento del Prodotto Interno Lordo nazionale ha portato a trascurare con maggior frequenza il livello di impatto ambientale delle politiche energetiche ed economiche, causando il rinvio di misure che avrebbero richiesto applicazione immediata. Una maggiore educazione alla necessità di ridurre l’impatto ambientale rappresenta una svolta indispensabile per la nostra società.

 

(fonte immagine: http://enelgreenpower.liquida.it)

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