Stefano Rosso – L’ultimo romano

Tempo di lettura 2 minuti

Simone Avincola ci racconta la figura di Stefano Rosso in un docu-film a lui dedicato

di Federico Larosa

fonte immagine: comunicatimusicali.it

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Si è svolta domenica 24 febbraio a Roma la prima proiezione pubblica di “Stefano Rosso – L’ultimo romano”, il docu-film diretto da Simone Avincola e dedicato alla memoria del cantautore e chitarrista romano, nato e cresciuto nel quartiere Trastevere,  scomparso nel 2008.

Ghigliottina ha incontrato l’autore del documentario, a sua volta cantautore e grande ammiratore di Stefano Rosso. <<Ho conosciuto Stefano Rosso in Scozia durante un viaggio con un amico>> ci ha confessato Simone Avincola. <<Mi fece ascoltare le canzoni di Stefano e mi piacquero subito. Appena tornato in Italia andai subito a Porta Portese a comprare i suoi dischi. Ho cominciato così ad apprezzare il suo lavoro e a trascrivere i testi delle sue canzoni che erano praticamente introvabili>>.

Autentico, ironico, stravagante, poetico e studioso del fingerpicking, tecnica che fu il primo in Italia ad adoperare nella canzone d’autore, Stefano Rosso ha conosciuto una certa notorietà tra la seconda metà degli Anni Settanta e la prima metà degli Anni Ottanta, per poi imbattersi in un repentino calo di popolarità.

<<Il fatto che non sia mai stato riconosciuto il suo talento, o almeno non quanto avrebbe dovuto, mi ha sempre procurato un certo dispiacere>> confessa Simone Avincola spiegando le ragioni che lo hanno portato a realizzare il documentario. <<Probabilmente da questo dispiacere è scaturito il mio progetto, questa voglia di riportare la sua arte e la sua figura alla luce. Per questo ho realizzato il docu-film, interamente autoprodotto, la cui lavorazione è durata ben 2 anni>>.

 “Stefano Rosso – L’ultimo romano” è un omaggio sentito e sincero, un lavoro in cui il cantautore viene ricordato attraverso le parole di alcuni colleghi (Claudio Lolli e Luigi Grechi tra gli altri) e in cui i testimoni ripercorrono il suo talentuoso percorso artistico.

<<Ho avuto il piacere di intervistare alcune persone che hanno conosciuto Stefano Rosso>>ha affermato Simone Avincola a proposito della lunga lavorazione del film. <<Ho intervistato i suoi amici d’infanzia, che mi hanno raccontato le prime esperienze musicali di Stefano con una chitarra in un retrobottega, e tutti gli artisti e musicisti che ha incontrato nel corso della sua vita e che gli hanno voluto bene. Nel film c’è una visione totale di Stefano Rosso sia come artista che come persona. Da tutti questi racconti raccolti emerge la sua coerenza: antitelevisivo per eccellenza, non si è mai venduto a nessuno rifiutando anche proposte che non lo convincevano ma che, probabilmente, gli avrebbero dato maggiore popolarità>>.

Per scoprire tutte le altre proiezioni di “Stefano Rosso – L’ultimo romano” basta collegarsi al sito http://www.simoneavincola.it/stefano-rosso-proiezioni/

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Una risposta

  1. 27 Febbraio 2013

    […] Ghigliottina.it – […]

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