‘Istantanee dal mondo’: fotografia e innovazione
Quarta edizione del concorso fotografico promosso da IPSIA in collaborazione tra gli altri con Internazionale, Altreconomia, Unimondo. Intervista a Laura Brassini di IPSIA – Acli
di Graziano Rossi
Il tema 2012 del concorso fotografico ‘Istantanee dal mondo‘, promosso da IPSIA (Istituto Pace Sviluppo Innovazione Acli) in collaborazione tra gli altri con Internazionale, Altreconomia, Unimondo.org, è, come si legge sul sito ipsia-acli.it è l’ “innovazione: persone, saperi, strumenti e visioni che realizzano oggi i mondi di domani”. Abbiamo parlato di ‘Istantanee dal mondo’ con Laura Brassini di IPSIA:
Dott.ssa Brassini, il concorso fotografico “Istantanee dal mondo” sin dalla sua prima edizione nel 2009 ha messo al centro temi importanti come lavoro e volontariato. Ora che siamo giunti al quarto anno il contest si può dire che sia diventato quasi maggiorenne?
Dare un senso ed un volto alla propria esperienza nella cooperazione internazionale: questo è stato lo stimolo con cui IPSIA, nel 2009, ha ideato il concorso fotografico “Istantanee dal mondo”. Nella sua prima edizione, infatti, il concorso aveva come protagonisti le centinaia di volontari dell’associazione: personale espatriato, giovani in servizio civile, stagisti e volontari del progetto di campi internazionali Terre e Libertà. Le foto che hanno partecipato nel 2009 hanno riportato quindi lo sguardo privilegiato dei volontari, valorizzando il proprio essere degli ideali costruttori di ponti di pace.
Nel 2010 si è però deciso di aprire il concorso fotografico all’esterno di IPSIA, permettendo di partecipare anche a chi non fosse volontario dell’organizzazione ma che fosse in grado, con i propri scatti, di valorizzare lo sguardo profondo di un momento, l’esperienza divenuta riflessione e spunto critico: volontari internazionali, cooperanti, turisti responsabili, membri di diverse associazioni ed Ong, ma anche semplici cittadini senza esperienze internazionali.
Concentrando l’attenzione su due tematiche principali, “lavoro” e “contrasti”, siamo andati alla ricerca di fotografie che fossero di buona qualità da una parte e allo stesso tempo in grado di far riflettere.
Un obiettivo condiviso con media partner che uniscono alla qualità del proprio lavoro giornalistico uno sguardo critico e attento alla realtà come Altreconomia, Misna, Nigrizia, Popoli, Terre di Mezzo, Unimondo, Valori, Volontari per lo sviluppo.
Con questa apertura, quindi, il concorso è cresciuto negli anni: ha allargato i propri orizzonti (dall’Italia al mondo intero), consolidato le collaborazioni con le realtà di informazione alternativa, proposto nuovi temi da “fotografare” oltre al tema del lavoro che caratterizza l’operato di IPSIA (volontariato nel 2011 e innovazione nel 2012) e raccolto centinaia di fotografie, che nel tempo hanno anche dato forma a due mostre itineranti (“Workshoots, scatti di lavoro” e “Un mondo messo a fuoco”).
Sì, possiamo dire che il concorso si avvia verso la maggiore età, acquistando consapevolezza e diventando un’occasione annuale di impegno e riflessione.
Il tema dell’edizione 2012 è l’innovazione, che può essere declinata in diversi modi. A cosa punta dunque il concorso fotografico in questo ambito?
Con la nuova edizione del concorso fotografico si vuole invitare a riflettere su un tema molto più vasto e complesso di quanto si possa pensare di primo acchito: dall’innovazione tecnologica all’innovazione sociale, la sfida è quella di riuscire a rendere visibile anche (ma non solo) ciò che appare impalpabile e intangibile. C’è innovazione nella cooperazione e nel sociale? Quali sono le immagini che le rappresentano?
Viviamo in un mondo che affianca un’evoluzione che sembra inarrestabile ad una crisi sistematica dei modelli che finora l’hanno governato: innovative sono quindi quelle persone e quei saperi che sanno tradurre in strumenti e visioni i possibili mondi di un domani alternativo che si realizza già nell’oggi dell’impegno quotidiano. Dare spazio a queste visioni e questi saperi vuol dire quindi dare un volto, o meglio diversi volti, all’innovazione, valorizzando e mettendo in rete i saperi che derivano dall’operare e vivere quotidiano di ognuno.
Il contest sembra avere una doppia valenza, relativa a una questione artistica (le fotografie) ma anche, e soprattutto, per utilizzare gli scatti per sensibilizzare sui temi proposti. Il concorso si rivolge dunque già al futuro?
È proprio questo l’obiettivo del concorso fin dalla sua nascità: dare spazio a fotografie (e quindi fotografi, professionisti, dilettanti o alle prime armi) che sappiano unire alla qualità della realizzazione la capacità di offrire spunti di riflessione.
Credo sia la finalità che si pone chiunque si diletti di fotografia: cercare di fermare e rappresentare un mondo in un singolo istante, offrendo il proprio particolare punto di vista, grazie al filtro della macchina fotografica, su una determinata situazione o evento e, al tempo stesso, lasciando libertà di interpretazione all’osservatore della fotografia.
Anche per questo motivo ogni anno abbiamo previsto una doppia giuria per premiare le fotografie in concorso: una giuria “tecnica”, composta da addetti al lavoro (esperti di cooperazione internazionale, fotografi professionisti, giornalisti), chiamata a dare un giudizio sulla qualità del lavoro abbinata all’interpretazione del tema proposto, e una giuria “popolare”, in cui tutti possono dare un voto alle opere, in base alla propria esperienza e al proprio particolare punto di vista.
Oltre al contest fotografico l’IPSIA promuoverà altri concorsi durante il 2013?
Il voto popolare di ‘Istantanee dal mondo’ rimarrà aperto fino a giovedì 14 marzo. Il concorso si chiude ufficialmente sabato 16, quando in occasione della fiera ‘Fa’ la cosa giusta’ di Milano verranno proclamati e premiati i vincitori. Da allora ci metteremo subito al lavoro per la nuova edizione del concorso in Italia e per la sezione speciale in Albania.