Roma, la rivoluzione dei Municipi
Cambiano le Circoscrizioni nel numero e nei confini territoriali. È la scelta giusta per la Capitale?
di Vito Graffeo
SI CAMBIA – Svolta storica nella Capitale. Con la delibera n° 8 del 2013 la Giunta romana ha cambiato nel numero e nei confini i Municipi. Si passa dai precedenti 19 agli attuali 15, il che implica vari accorpamenti. Nella stessa occasione approvate anche nuove modifiche al ruolo della Giunta stessa e del Sindaco.
LA DELIBERA – Con 46 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto si apportano delle modifiche importanti. Oltre a quella dei Municipi, si profila un nuovo ruolo per il Primo Cittadino, che avrà il potere di approvare con urgenzale deliberazioni necessarie per espletare al meglio gli obblighi di legge ed evitare omissioni di atti fondamentali, quest’ultima spesso nemica della azioni amministrative e della vita di ogni Ente/Istituzione. Inoltre, importante svolta in ‘rosa’: un terzo dei componenti della Giunta dovrà essere composta da donne (il discorso si estende anche ai singoli Municipi e ai Consigli di amministrazione della Società partecipate da Roma Capitale). Ridotti da 60 a 48 i componenti della Giunta al Campidoglio.
COSA CAMBIA – La Delibera apporta modifiche di rilievo allo Statuto poiché modifica definitivamente la dicitura da “Comune di Roma” in “Roma Capitale” con il Consiglio che diventa Assemblea. Nello Statuto scompare anche la parola disabile a favore di diversamente abile. Forte propulsione ai principi di dell’azione di governo, trasparenza, informazione, partecipazione grazie anche ad un evoluzione telematica accurata del Portale. Istituita nel 16 ottobre la giornata del rifiuto di ogni forma di violenza.
I MUNICIPI – La modifica che ha creato più dibattito, non solo a livello politico-amministrativo, ma anche tra la gente comune è quella legata alla rivoluzione dei Municipi. Non saranno più i vecchi 19, ma si scende a 15. Nella mappa qui in basso ecco come sarà suddiviso il territorio di Roma:
LA SCELTA – Alla base di questo cambiamento, secondo Alemanno, ci sono ragioni meramente economiche e finanziare volte a creare risparmio nelle Circoscrizioni: la stima, calcolata sui gettoni di presenza dei Consiglieri e il ridisegnamento degli uffici, si aggira tra i 15 e i 20 milioni di euro. La definitiva approvazione avrà luogo ad inizio aprile: già in questi giorni Roma Capitale sta approntando un piano di comunicazione per informare i cittadini e renderli partecipi dei cambiamenti, in modo da favorire una fruizione ottimale di servizi e prestazioni dei territori. Un appuntamento delicato per la Città e per il Direttivo Comunale, che non può mancare in efficacia comunicativa e di vicinanza ai cittadini in una circostanza simile: una sorta di banco di prova, un modo per misurare la qualità dell’azione della Giunta nel rapporto con la popolazione.
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