Farmacap, l’azienda capitolina rischia il fallimento
L’annus horribilis della sanità laziale si estende anche alla rete delle farmacie di Roma. L’elezione del nuovo sindaco cambierà le carte in tavola?
di Chiara Puglisi
La protesta era iniziata un mese fa quando i lavoratori di Farmacap, Azienda Farmasociosanitaria Capitolina, avevano protestato davanti l’assessorato alle politiche sociali della Capitale. Era il 12 febbraio ed erano scesi in piazza per difendere davanti alle istituzioni la gestione pubblica dell’impresa e per tutelare i servizi rivolti ai cittadini.
Di nuovo questa settimana i dipendenti dell’azienda comunale si sono ritrovati a protestare contro la mancata attuazione delle promesse dell’amministrazione Alemanno relative al rifinanziamento dei servizi.
Secondo Nando Simeone, Cgil Farmacap, “dopo promesse di rilancio dell’azienda, abbiamo avuto un taglio dei finanziamenti di più del 60% e le quattro farmacie che dovevano essere aperte, ancora non si vedono. Siamo preoccupati che siano solo slogan elettorali ma che la realtà sia un’altra: da più di due anni non abbiamo buoni pasto nè salario di secondo livello, ma contemporaneamente sono stati assunti tre consulenti facendo facili promozioni. Vogliamo capire, se non ci sono soldi come fanno a fare nuove consulenze?”.
Farmacap raccoglie 44 farmacie pubbliche della Capitale, asili nido e fornisce il servizio di teleassistenza agli anziani e vedere una realtà consolidata, che negli anni è diventata un’eccellenza, abbandonata al suo destino tra l’incuria e l’ignavia della dirigenza e delle istituzioni sembra uno spreco senza eguali.
I lavoratori chiedono a gran voce al sindaco Gianni Alemanno di mantenere le promesse garantendo investimenti seri.
La difficile situazione in cui versa Farmacap è entrata a pieno titolo tra gli argomenti di campagna elettorale per le prossime elezioni comunali di Roma.
Maria Gemma Anzuini di Sel chiede a gran voce le dimissioni del Cda e del direttore di Farmacap a seguito delle numerosissime manifestazioni dei lavoratori rimaste inascoltate e promette che il problema delle farmacie, e quindi dell’azienda comunale, sarà uno dei primi adempimenti se dovesse diventare sindaco di Roma.
Fabio Nobile, candidato per Rivoluzione Civile Ingroia, ha dichiarato: “Farmacap non solo deve rimanere pubblica, ma deve anche essere rilanciata perché ha un ruolo sociale per i cittadini, le famiglie, gli anziani e i disabili e perché ha un enorme potenziale di crescita che solo questa amministrazione non vuole vedere“.
A inizio marzo invece Daniele Ozzimo, Consigliere Pd e Vicepresidente della Commissione Politiche Sociali di Roma Capitale e Umberto Marroni, Capogruppo Pd di Roma Capitale e candidato alle primarie del centro-sinistra del prossimo 7 aprile, in una nota congiunta, dichiaravano: “No all’occupazione ‘manu militari’ delle aziende capitoline ed in questo caso dell’azienda speciale Farmacap. La nomina del dottor Giuntarelli deve essere immediatamente revocata, è un vergogna non solo perché di dubbia qualità e priva di alcun tipo di competenza specifica (dal Bioparco alle farmacie) ma anche perché risulta peraltro indagato nello scandalo dei punti verdi qualità“.
I lavoratori chiedono i 13 milioni di euro promessi dall’amministrazione Alemanno, il nuovo contratto di servizio, il piano industriale e l’incremento degli interventi e dei servizi a tutela dei cittadini e delle loro specificità professionali.
In sostanza la realtà in cui si trova l’azienda rientra nel più generale quadro di problematiche legate alla sanità di Roma e del Lazio, bisognerà aspettare l’elezione del nuovo sindaco per capire se questi problemi saranno risolti?