Formula 1: doppietta Red Bull in Malesia, out Alonso, 5° Massa
A Sepang la Ferrari dello spagnolo fuori al 2° giro per la rottura dell’alettone anteriore. Massa è 5°, primo podio per Hamilton sulla Mercedes, McLaren ancora indietro
di Gabriele Farina
Twitter: Gabri3_0
Accade tutto in un Gran Premio. Alonso che “festeggia” con un ritiro la 200a gara in F1. Vettel che ignora un ordine di scuderia e supera il compagno di squadra quando Webber pregustava già il successo che manca dal Gp di Gran Bretagna. Rosberg che invece ascolta il comando di Ross Brawn e regala (non senza polemiche) il primo podio con la Mercedes a Hamilton.
L’inglese che al momento di una sosta rientra nei box della sua ex scuderia (la McLaren) prima di trovare la giusta piazzola. Nello stesso box, una gomma mal fissata costringerà Button a perdere numerose posizioni prima del ritiro.
Ritiro cui sono costrette entrambe le Force India. Protagonisti della gara inaugurale a Melbourne, Sutil e Di Resta sono invece costretti ad abbandonare anzitempo la competizione per problemi al bloccaggio dell’anteriore sinistra durante le soste ai box.
Agrodolce la gara di Massa. Il ferrarista finisce quinto compiendo decisi sorpassi su Grosjean e Raikkonen (rispettivamente sesto e settimo), ma dopo aver perso tante posizioni al via. Secondo sulla griglia, il brasiliano sembra aver risentito più di tutti i primi piloti della difficile situazione di guida, in una pista all’inizio per metà asciutta e per metà bagnata.
Dura decisamente meno la gara del compagno di squadra. Alonso (partito terzo) giunge ad affiancare il poleman Vettel alla prima curva, tamponandolo poco dopo. Il suo alettone anteriore è danneggiato e la sosta sembrerebbe la situazione obbligata.
Tuttavia, lo spagnolo decide di andare avanti, almeno per una tornata. È ancora terzo, appena sopravanzato da Webber, quando il pezzo cede del tutto, costringendolo all’uscita. “Lottare con loro era perfettamente possibile”, afferma rammaricato Fernando, che ha motivato la scelta spiegando che altrimenti sarebbe stato ultimo, dovendo fermarsi qualche giro dopo per sostituire le intermedie.
L’australiano, invece, è il grande protagonista in Malesia. Quinto al via, all’inizio del secondo giro è già secondo dietro al tre volte campione del mondo, superato alla prima sosta.
A quel punto, conduce con autorità davanti a Vettel e alle due Mercedes, apparse a lungo all’altezza della monoposto campione del mondo. Tanto che la squadra, all’ultima sosta, gli domanda di “congelare” le posizioni.
Come riferisce lo stesso Webber in conferenza stampa, a quel punto lui pensa a preservare motore e gomme, confidando che il tedesco abbia ricevuto la stessa comunicazione. Soltanto che il tedesco decide altrimenti: attacca quindi sul rettilineo del traguardo il compagno di squadra, arrivando quasi al contatto prima del sorpasso definitivo qualche curva dopo.
La Red Bull n° 1 andrà così a vincere, chiedendo scusa al termine della gara a Webber. Adrian Newey, prima di salire sul podio per ritirare il premio costruttori, parla a lungo con il Vettel, mentre l’australiano lo ignora.
Un ordine di scuderia rispettato crea scintille in casa Mercedes. Rosberg e Hamilton regalano emozioni a una decina di tornate alla fine. L’inglese è davanti quando Ross Brawn decide di non correre ulteriori rischi, ordinando ai piloti di preservare la benzina. Più volte il tedesco (quarto) comunica via radio di poter andare più veloce, senza però mai ottenere il via libera.
Polemiche addolcite dal fatto che le due vetture hanno terminato entrambe tra le prime quattro. Mai, sinora, la casa di Stoccarda era riuscita in tale obiettivo dal rientro nel circus della Formula Uno.
Dietro loro e Massa, la Lotus. Non sembra aver pagato la strategia di effettuare un pit stop in meno questa volta, considerando anche il distacco finale. Ottavo Hulkenberg, partito dodicesimo e protagonista di spettacolari duelli (anche ai box) con lo stesso Raikkonen. Dopo lo stop in Australia (problemi al serbatoio), la Sauber potrebbe aver trovato il suo top rider.
Ancora due punticini per la McLaren, grazie al nono posto di Perez (per lui anche la soddisfazione del giro più veloce). Vergne regala il primo punto iridato della stagione alla Toro Rosso (spinta da un motore Ferrari come la Sauber), resistendo nel finale a Bottas, undicesimo con la Williams e migliore dei piloti esordienti.
Vettel torna quindi al comando della graduatoria dei piloti, così come la Red Bull nella graduatoria classifica costruttori.
Per la Ferrari, scavalcata, resta il rammarico “di non aver portato a casa punti importanti” e “non aver espresso al massimo il potenziale”, come ha dichiarato al termine della gara Stefano Domenicali.
Il weekend tra 12 e 14 aprile sul circuito di Shangai, ci sarà occasione per il riscatto nel Gran Premio di Cina.
Una risposta
[…] Da quel momento in poi non ce n’è stato più per nessuno: a parte il valzer dei pit stop, non ha praticamente mai perso il controllo della gara, raggiungendo la perfezione dopo la terza e ultima sosta, quando nonostante la sicurezza dei quasi 10 secondi di vantaggio sul resto del gruppo, si è tolto la soddisfazione del sorpasso ai danni di Vettel e ha continuato a far registrare giri veloci. Insomma, quale modo migliore per risollevarsi dopo la delusione del Gp di Malesia? […]