Da Malagrotta a Colfelice: il ‘trasloco’ dei rifiuti di Roma

Tempo di lettura 3 minuti

Crescono le paure della cittadinanza sugli ultimi sviluppi delle discariche della Capitale

di Lorenzo Tagliaferri

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Così come aveva annunciato il ministro dell’Ambiente Clini dall’11 aprile scorso Malagrotta non riceve più rifiuti trattati. La questione della discarica più grande d’Europa ha alimentato le preoccupazioni della cittadinanza romana per interi decenni e ha rappresentato il vero fulcro del lavoro e del livello di gradimento di numerose amministrazioni comunali della capitale. La parziale chiusura, o meglio, il ridotto arrivo dei rifiuti non basterà a placare le polemiche intorno alla questione.

La situazione non presenta solo risvolti importanti per quel che riguarda la bonifica di una zona violentata e deturpata dalla presenza del sito di stoccaggio, ma assume un significato decisivo alla luce di quelle che potrebbero essere le implicazioni di quest’ultima nell’aumento dei tassi di mortalità nella zona di Valle Galeria.

L’associazione Codici, che si sta occupando della questione, chiede al nuovo Consiglio Regionale del Lazio di puntare un raggio di luce sull’inspiegabile aumento delle malattie mortali e dei ricoveri che hanno colpito la zona nei pressi di Malagrotta. Secondo l’associazione può essere fondata una qualche relazione tra mortalità e livelli di esposizione all’idrogeno solforato, un tipo di gas utilizzato come tracciante per la discarica.

Codici ha continuato a gridare l’allarme citando fonti dai dati delle analisi epidemiologiche che sottolineano come all’aumentare dell’esposizione all’idrogeno solforato vadano via via aumentando i casi di mortalità per tumori alla laringe e alla vescica, evidenziando anche un deciso aumento dei ricoveri per malattie dell’apparato circolatorio, un dato riscontrato in maniera più frequente nelle donne.

Si crea così un filo diretto tra le perplessità suscitate dall’associazione Codici e quelle che guidano le proteste della cittadinanza di Colfelice, nel frusinate, il luogo destinato ad accogliere molte delle tonnellate di rifiuti presenti nella discarica di Malagrotta. In realtà i rifiuti a Colfelice sarebbero solo “di passaggio” perché questi, una volta effettuato il processo di digestione anaerobica e di compostaggio, tornerebbero a Roma sotto forma di energia combustibile pronta al consumo.

Non bastano, tuttavia, le rassicurazioni di Corrado Clini a placare la pacifica indignazione di centinaia di abitanti che già nei giorni scorsi hanno effettuato dei blitz riuscendo così a bloccare i mezzi dell’Ama all’ingresso dell’impianto di trattamento meccanico-biologico. Abitanti che possono godere del totale sostegno di 91 sindaci della zona riuniti nella Saf, Società Ambiente Frosinone, che chiede l’apertura di un tavolo tecnico per apportare alcune modifiche al piano rifiuti regionale ed impedire il trasferimento dei rifiuti della capitale a Colfelice.

Va presa in considerazione, nell’ottica di una diversa soluzione della questione rifiuti, l’iniziativa dell’associazione Zero Waste Lazio, che si propone, attraverso una legge d’iniziativa popolare, di riformare totalmente il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti attraverso 5 parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Un proposito che sicuramente attirerà l’interesse della cittadinanza attraverso un’impegnativa raccolta di firme e che può vantare la fresca vittoria del Goldman Environmental Foundation, una sorta di premio Nobel per l’ambiente che favorirà l’attenzione e la discussione a livello nazionale sul problema dello smaltimento dei rifiuti.

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5 risposte

  1. fausto ha detto:

    Certo che la differenziata a Roma è il vero punto debole. Hanno continuato ad ammucchiare tutto in una discarica tanto enorme quanto anacronistica: e adesso bisognerà correre davvero veloci per rimediare a questo ritardo decennale.

  2. clicca-qui ha detto:

    Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! veramente ben fatto e con tanti articoli utili!

  3. controllare-qui ha detto:

    Posso solo dire con sollievo che ho trovato qualcuno che sa realmente di cosa sta parlando! Lei sicuramente sa come portare un problema alla luce e renderlo importante. Altre persone hanno bisogno di leggere questo e capire questo lato della storia.

  1. 22 Aprile 2013

    […] da una città all’altra senza trovare definitiva e risolutoria destinazione, come vi abbiamo raccontato la scorsa […]

  2. 6 Agosto 2013

    […] nella zona sud di Roma. Con Catarci abbiamo parlato anche del presente e del futuro della raccolta differenziata, di sanità e degli obiettivi del centro-sinistra nella […]

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