20 ans d’écart: 20 anni di meno
Dal 9 maggio nelle sale il nuovo film di David Moreau sulle differenze anagrafiche in amore. L’amore trionferà?
di Francesca Britti
“E quando ci vediamo, ci rivediamo e ci rivediamo ancora cosa succederà?“. È Balthazar, studente di Architettura, a dirlo ad Alice, donna in carriera e rigida. L’happy end di una storia nata per gioco e trasformatasi in amore.
Un amore un po’ difficile da gestire perchè Balthazar ha 20 anni e Alice 38. 18 anni di differenza che per la donna vanno contro la sua etica. Etica che, però, viene messa prontamente da parte al fiuto di una promozione del direttore nella rivista in cui lavora. Per ottenere quel posto Alice deve acquisire quel brio dei 20 anni, come la sua “concorrente” per cui il direttore stravede.
Monta allora una messa in scena in cui fa credere a tutti che Balthazar è il suo fidanzato. Party, spinelli, sesso diventando il suo pane quotidiano. Ma proprio mentre crede che tutto stia andando per il verso giusto l’imprevisto rovina tutto. Il suo collega racconta la verità a Balthazar che, davanti a tutta la redazione, fa una scenata rovinandole la carriera. Solo la forza dell’amore li riunisce per un tipico happy end.
Il regista David Moreau ha ben diretto questa pellicola centrando un tema caldo ed attuale: l’emancipazione femminile. La donna oggi si concentra sul lavoro trascurando i sentimenti o, più semplicemente, i rapporti sessuali con l’altro sesso, fin quando non scatta quel feeling a cui non si può rinunciare e “costringe” a rivedere i propri piani.
Ambizione o amore? Alice alla fine sceglie “a forza” l’amore. Ma il suo errore, in realtà, diventa giovamento per la sua stessa carriera. Potrà dedicarsi finalmente alla scrittura, suo primo amore e dedicare maggior tempo alla figlia adolescente, fin troppo trascurata.
A ben vedere il tema scelto da Moreau non è affatto nuovo, anzi. Ma l’originalità sta nel modo di raccontare una storia in cui molte donne si rispecchieranno. I tempi ci hanno imposto di diventare indipendenti, di essere ciniche e di non credere nell’amore. Tutto facile fin quando non ti capita la persona “giusta” che ti fa sentire donna, desiderata, viva. Anche se hai 38 anni e lui 20. Anche se la gente lo chiamerà toyboy ed, invece, per te è solo l’uomo che ti ama e ti vuole stare accanto nonostante gli hai mentito per quell’ambizione, che ti porta denaro e prestigio ma non quel calore che un sentimento come l’amore può darti.
Presentata al Festival del nuovo cinema francese Rendez vous questa commedia romantica e brillante, interpretata da un comico e impacciato Pierre Niney e da una attraente ma frigida Virginie Efira, esce nelle sale italiane il 9 maggio.
Esci dalla sala con il sorriso, anche se un po’ amaro perché all’allegria si mescola l’inquietudine, nata dal tormento di Alice di “E quando ci vediamo, ci rivediamo e ci rivediamo ancora cosa succederà?“.