L’Imu o la fiducia
Le mosse di Berlusconi: l’aut-aut sulla questione Imu e la corsa verso la presidenza della Convenzione
di Samuele Sassu
È stato il cavallo di battaglia che gli ha permesso di recuperare in corsa durante la campagna elettorale. È tutt’ora l’arma puntata contro Letta e il suo esecutivo. L’Imu e Berlusconi, da sempre un rapporto di amore e odio che sottoporrà il governo al primo, importante esame. Giusta la sospensione a giugno, ma il Cavaliere ribadisce che se l’imposta sulla prima casa non sarà abrogata, il Pdl toglierà la fiducia al governo.
L’annuncio di Silvio contribuisce a movimentare la sonnolenta mattina di domenica. È il classico aut-aut lanciato da chi sa di avere gran voce in capitolo in una situazione segnata dalla precarietà. “L’Imu – afferma – è un danno per l’economia. Produce negatività nelle famiglie che hanno incertezza sul loro futuro e consumano meno. Eliminarla sarebbe un atto riparatore da parte dello Stato nei confronti dei cittadini”. Sottolinea che non si tratta di una ripicca, ma di qualcosa di buono e giusto da chiedere con forza al nuovo governo.
L’iniziativa trova il sostanziale accordo dei Cinque Stelle. Il capogruppo al Senato Vito Crimi, a SkyTg24, annuncia il suo sì a un eventuale decreto Imu, dal quale dipende la fiducia da concedere a Letta. Poi aggiunge: “L’abolizione dell’imposta non può essere fatta in modo orizzontale: chi ha redditi alti deve pagare le tasse anche sulla prima casa”.
A tal proposito, Enrico Letta lavora a stretto contatto con il ministro dell’Economia Saccomanni e il suo vice Fassina per mettere in piedi le riforme necessarie per far ripartire il Paese. Non solo Imu, scottano i temi su cassa integrazione e lavoro, oltre alla necessità di trovare le risorse senza aumentare ulteriormente il deficit pubblico. L’Europa ci guarda, manovre sciagurate e senza copertura finanziaria non saranno concesse. Tuttavia, il presidente del Consiglio è tornato fiducioso dal tour in Francia, Belgio e Germania.
Il governo, presumibilmente, procederà per step: prima di tutto, il decreto che sospenderà il pagamento dell’imposta municipale unica sulla prima casa, con una riforma più organica in autunno che dovrebbe abrogarla, in concomitanza con la nuova legge Finanziaria. Altro step importantissimo sarà il rifinanziamento della cassa integrazione concessa a piccole e medie imprese. Facendo qualche conto, ai due miliardi circa che verranno a mancare dall’Imu di giugno, si aggiungeranno gli 1,5 miliardi di ammortizzatori sociali. Inoltre, l’eventuale decisione di non portare al 22% l’Iva da luglio, porterebbe a sei i miliardi da trovare in poco tempo.
Cifre enormi, non facili da reperire, con i Comuni ancora una volta preoccupati per le proprie entrate fiscali. Di certo, la visione condivisa da Pd e Pdl prevede l’esenzione dal pagamento dell’Imu per tutti i proprietari delle prime case, escluse quelle extralusso. Un provvedimento che, inoltre, dovrà essere definitivo e non un semplice palliativo da rivoltare alla prima occasione.
Berlusconi sa che il futuro di questo governo si giocherà soprattutto in questi primi mesi di incarico. Annuncia in tv i suoi paletti e, sfacciato come al solito, si propone come presidente della Convenzione sulle riforme. Mai appagato, il Cavaliere vuole diventare anche “padre costituente”. I falchi del Pdl lo spingono verso questa nuova presidenza. Quelli del Pd alzano le barricate, con Fassina e Renzi che considerano del tutto inadeguata la sua figura a capo di un’istituzione così importante, soprattutto se non discussa in Parlamento.
Dal canto suo, Berlusconi fa melina. Torna sulla difficoltà della sinistra italiana di uscire dallo stato di odio nei suoi confronti. Si augura la fine della “guerra civile fredda per iniziare la riappacificazione”. Dopo aver lanciato fango per mesi su tutto e tutti, ora si propone come ambasciatore di pace. Del resto, non aver vinto le elezioni e trovarsi con un governo formato per gran parte da membri della propria squadra è già di per sé una grande vittoria. Pertanto, che cosa gli impedisce di cavalcare l’onda demagogica, tendere la mano agli avversari e vedersi già come padre costituente?
(fonte immagine: http://www.ilfattoquotidiano.it)