Preparatevi per Il Grande Gatsby
Esce oggi nelle sale cinematografiche il film “Il Grande Gatsby”, tratto dall’omonimo romanzo di F. Scott Fitzgerald e portato sul grande schermo da Buz Luhrmann
di Federico Larosa
Nick Carraway (Tobey Maguire) è un’aspirante scrittore che si trasferisce in cerca di fortuna dal Midwest alla New York degli Anni Venti, un’epoca di dissolutezza, jazz sfavillante, contrabbandieri di alcol in pieno proibizionismo e di azioni in borsa alle stelle. A New York Nick ritrova l’annoiata cugina Daisy (Carey Mulligan) e il marito fedifrago Tom Buchanan (Joel Edgerton) e conosce il misterioso miliardario Jay Gatsby (Leonardo DiCaprio), il vicino di casa celebre per le sue sfavillanti feste. Un tempo fidanzato con Daisy, Gatsby nasconde un segreto che finirà per coinvolgere Nick nell’ipocrita ma quanto mai affascinante mondo dei super ricchi, fatto di illusioni, amori ed inganni.
“Il Grande Gatsby”, il romanzo scritto nel 1924 da F. Scott Fitzgerald, torna sul grande schermo nella colorata e rutilante versione dell’immaginifico regista di “Moulin Rouge”, Baz Luhrmann. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Luhrmann dirige il film, di cui ha scritto anche la sceneggiatura insieme al fidato Craig Pearce, realizzandone una versione coloratissima ed ultra-pop in 3D, accentuando gli aspetti spettacolari e riadattando i contenuti del romanzo al suo stile visivo, sonoro e di racconto.
Da questo punto di vista il film non rivela particolari sorprese o slanci di fantasia ma nemmeno cadute di stile (completamente) inaspettate. I fasti e la magia che caratterizzavano “Moulin Rouge”, ad oggi l’opera migliore del regista che ha contribuito a rilanciare e reinventare il musical, sono lontani e forse inarrivabili. Ma sarebbe quantomeno ingenuo aspettarsi qualcosa di diverso da un autore che già con “Australia” aveva già cominciato a rivelare tutti i suoi limiti.
La versione di Baz Luhrmann de “Il Grande Gatsby” è il quarto adattamento realizzato per il grande schermo del romanzo di Fitzgerald. Già il cinema muto aveva realizzato una versione nel lontano 1926, andata però perduta. Il primo remake fu realizzato nel 1949 mentre la versione più celebre resta (per il momento) quella del 1974 interpretata da Robert Redford e Mia Farrow. La storia viene narrata (e scritta) dal personaggio di Nick in un lungo flashback che funge da espediente narrativo e rappresenta il percorso di riabilitazione del personaggio rimasto invischiato e (quasi) schiacciato dagli eccessi della buona società newyorchese.
Il motore delle intricate e passionali vicende raccontate è senza dubbio l’ossessione amorosa di Gatsby per Daisy, la quale dimostra alla fine di non meritare tanta affezione, e la ferma convinzione di poter rivivere il passato, alla ricerca e al superamento di quel tempo perduto che ci permetta di afferrare la luce verde alla fine del pontile.