A Roma “Io so che tu sai che la famiglia non sa”

Tempo di lettura 3 minuti

Segreti, desideri e incomprensioni: gli ingredienti di una sera a cena dalla famiglia Bona, ospitata dal teatro de Servi fino al 2 giugno

di Alessia Carlozzo (@acarlozzo)

Modern Family è una delle sitcom più apprezzate e seguite degli ultimi anni. Sulla scia del successo della stessa, Gianluca Crisafi (doppiatore di uno dei personaggi) porta al Teatro de Servi, per la regia di Gennaro Monti, “Io so che tu sai che la famiglia non sa” spettacolo liberamente ispirato alla serie televisiva.

12_Iosochetusai_locandinaSul palco sfilano i componenti dell’atipica famiglia Bona guidati dal patriarca Gianni (il noto attore e doppiatore Teo Bellia) miliardario divorziato alle prese con la cena più complicata della sua vita. Tutto avviene infatti inell’arco di una giornata, anche se diversi sono i flashback presenti, per raccontare alcuni episodi passati della famiglia Bona.

Ed è proprio durante questa serata in famiglia che Gianni deve trovare il modo di comunicare ai suoi tre figli una notizia importante: è prossimo alle nozze con la nuova compagna sudamericana Dolores (Irma Carolina Di Monte) notevolmente più giovane di lui e poco amata in particolar modo dalla figlia minore Mia (Perla Liberatori altra “voce nota” del doppiaggio italiano).

Eppure il “povero” Gianni non è l’unico con un segreto da rivelare. Tutti i figli ovvero Gabriele (lo stesso Gianluca Crisafi) gay dichiarato e felicemente in coppia con Guglielmo (un esilarante Roberto Draghetti) Angela avvocato dallo sguardo fulminante (Giuliana Iannelli) con il marito Antonio (Gianluca Cortesi) e la giovane Mia con il compagno Ermes (il regista Gennaro Monti) hanno delle novità pronte per l’amato padre.

Segreti maldestramente custoditi, situazioni tragicomiche ed equivoci imprevisti sono il motore trainante della storia, che forse a causa della sua relativa breve durata non permettono una maggior definizione dei personaggi, ma preparano sicuramente una solida cornice entro la quale farli muovere.

Decisamente è il cast l’elemento vincente. Un gruppo affiatato, comicamente convincente nei ruoli degli assurdi e colorati componenti della famiglia Boni. Su tutti paradossalmente spiccano, oltre all’istrionico Bellia, i personaggi “secondari” interpretati da Roberto Draghetti “teatrale” e romanticamente comico che ruba letteralmente la scene in ben più di un’occasione e da Marta Altinier ovvero Serena, ex moglie del capofamiglia con il vizietto di alzare il gomito in ogni frangente.

Interessante la scelta di una scenografia volutamente estrosa e caricata, proprio per sottolineare l’eccentricità dei suoi abitanti, così come i costumi proposti. Il risultato però in questo caso porta forse a un’eccessiva caratterizzazione grottesca dei personaggi, rendendoli a tratti troppo lontani da una quotidianità più vicina allo spettatore.

Discorso diverso per quanto riguarda i temi affrontati come l’accettazione della propria sessualità, la rincorsa dei propri sogni anche a costo di rinunciare a certezze duramente conquistate o anche solo la questione dei matrimoni omosessuali. Vengono infatti presentati argomenti quanti mai attuali, discussi sicuramente in modo leggero ma non per questo meno incisivo.

Una commedia che gioca sulle incomprensioni, sulla ricerca perenne di affetto e sulla costruzione di un porto sicuro quale solo la famiglia sa essere. Una famiglia “moderna”, alternativa e eccessiva ma non per questo inesistente nella realtà.

Ma soprattutto una commedia che pur senza picchi narrativi dirompenti riesce con la sua leggerezza a far ridere naturalmente e parteggiare per questi personaggi decisamente fuori dalle righe.

Io so che tu sai che la famiglia non sa

Roma, teatro de Servi

fino al 2 giugno

biglietti: platea 20€ | galleria 17€

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