Formula 1: a Monaco domina Rosberg. Male le Ferrari

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A Monte-Carlo incidente fotocopia per Massa dopo quello di sabato. Alonso solo 7°. Ottima Red Bull: Vettel secondo davanti a Webber 

di Marina Cavaliere

Un raggiante Nico Rosberg trionfa a Monaco 30 anni dopo il padre Keke (fonte immagine: gommeblog.it)

Un raggiante Nico Rosberg trionfa a Monaco 30 anni dopo il padre Keke (fonte immagine: gommeblog.it)

Esattamente come il padre Keke 30 anni fa, Nico Rosberg sale sul gradino più alto del Principato di Monaco e si porta a casa una vittoria che in termini di classifica mondiale (almeno per adesso) significa molto poco, ma che comunque rimane una grande soddisfazione.

Il pilota della Mercedes al termine della gara ha espresso così la sua soddisfazione: “Questa è casa mia, vincere qui è davvero speciale. Qui andavo a scuola e qui abito da sempre. Ringrazio tutti e il team per i miglioramenti, sono davvero in estasi. Questa pista era fatta per noi e anche le gomme hanno tenuto meglio. Insomma, è stato un ottimo week end“.

Rosberg, già poleman in qualifica, non ha fatto altro che gestire la gara rimanendo in testa per tutti i 78 giri. Forse senza neanche sapere che alle sue spalle stava succedendo tutto e il contrario di tutto: incidenti, sorpassi impossibili, ritiri e sventolio di bandiere di ogni colore. D’altronde la pista di Monte-Carlo è famosa per questo: lo spettacolo del circuito cittadino (per gli spettatori ma non certo per i piloti) non manca. Le strade del Principato, infatti, non favorendo i sorpassi aumentano le possibilità di incidenti e fuori pista che possono mettere in discussione il gran premio in ogni momento.

Cosa che, puntualmente, si è verificata anche in questa occasione: ben due entrate della safety car e una bandiera rossa hanno animato il gran premio monegasco. In una delle due occasioni in cui è stata necessaria l’entrata della safety car, il protagonista è stato il ferrarista Massa, che a metà gara è andato a schiantarsi di nuovo alla Santa Devota, lo stesso punto in cui aveva distrutto la macchina nelle libere. Controlli di routine per lui in ospedale ma, per fortuna, solo tanto spavento.

Ma chi pensava di aver visto già abbastanza si sbagliava di grosso: al 46° giro i protagonisti diventano Maldonado e Chilton. Il pilota della Marussia taglia la strada al venezuelano costringendolo a finire contro le barriere  che, distrutte, vanno a occupare la pista. Stop forzato della gara che riprenderà solo venti minuti più tardi.

Ma ad animare la giornata ci si è messo anche uno scatenato Perez, che si è reso protagonista di due sorpassi al limite del tollerabile: uno costato poi il sesto posto ad Alonso e l’altro ai danni di un innocente Raikkonen, stretto contro le barriere e costretto al pit stop per il cambio di una ruota danneggiata. La sorte ha poi voluto che nello stesso scontro, Perez sia stato costretto al ritiro mentre il finlandese, rientrato in gara, è riuscito a guadagnare ben 4 posizioni negli ultimi due giri e un punticino da portare a casa.

La Ferrari di Felipe Massa dopo l'incidente di ieri (fonte immagine: sportmediaset.mediaset.it - © SkySport)

La Ferrari di Felipe Massa dopo l’incidente di ieri (fonte immagine: sportmediaset.mediaset.it – © SkySport)

Per la Ferrari trasferta monegasca da mettere nel dimenticatoio. Un gran premio iniziato male già nelle qualifiche e proseguito possibilmente peggio. Massa, come già detto, non pervenuto causa incidente. Alonso, lontano parente del pilota agguerrito che di solito vediamo in pista e che ha trionfato in Spagna due settimane fa, subisce ben tre sorpassi e alla fine deve addirittura difendersi dalla Toro Rosso di Vergne. L’asturiano chiude settimo e porta a casa 6 punti, che nella corsa mondiale sono obiettivamente pochi. Furioso a fine gara ha detto: “Ci sono piloti – riferendosi allo scontro con Perez – cui non interessa perdere il muso. Per noi è diverso, noi perdiamo punti importanti. Almeno questa volta non ha finito la gara“. Deluso ma più obiettivo Stefano Domenicali che commenta: “È stata una gara in sofferenza, ora dobbiamo analizzare con calma tutto. Portiamoci a casa un bel bagno di umiltà per capire cosa non è andato“.

Il weekend delle Rosse, se possibile, peggiora considerando l’esito dei diretti avversari che chiudono tutti davanti: Vettel, secondo, è quello che forse ha portato a casa il miglior risultato col minimo sforzo, limitandosi esclusivamente a non perdere contatto con Rosberg. Terza l’altra Red Bull di Webber mentre è andata peggio a Hamilton, che perde due posizioni e chiude quarto. A punti anche Sutil (quinto) protagonista di un’ottima gara, Button e alle spalle di Alonso, Vergne (Toro Rosso), Di Resta (Force India) e Raikkonen (Lotus).

In attesa di atterrare in Canada per il Gran Premio del prossimo 9 giugno, la classifica piloti vede al comando il tedesco Sebastian Vettel con 107 punti, seguito da Raikkonen a quota 86 quindi da Alonso (78), Hamilton (62) e Webber (57).

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