Meibi Nuar: scatti e frammenti di parole astratte
Cos’è “Meibi nuar”? Forse un libro del genere noir, o un mix di antieroe con relativo crimine oppure ancora un vortice che crea disordine fino all’ultima pagina
di Clarissa Coppola
Quello che è certo è che il carattere di Dora, la protagonista dalla forte personalità, contribuisce a dare al lettore le varie sfaccettature di una sicilianità dai contorni indefiniti.
Micol Graziano ci parla in terza persona, come un narratore onnisciente che interviene con monologhi interiori a mo’ di flusso di coscienza dei vari personaggi coinvolti. Dunque un punto di vista vario e differente per ogni singola situazione che fa viaggiare la mente. Pensieri e frammenti di vita affidati a un diario in cui ci si confida, e ancora parole dure di critica agli altri, storie di protagonisti con esperienze alle spalle che segnano. Riferimenti temporali poco chiari, tutto avvolto nel mistero: il male, la fede, le atmosfere cupe, un’opera basata su schegge pungenti come il titolo racchiuse in una lettura che fa sicuramente riflettere sui valori della vita.
L’autrice ha pensato a una struttura insolita, soltanto verso la fine si capisce infatti qual è l’intento. Tra dubbi e posti oscuri, libera fantasia di chi legge nell’immaginare gli ambienti sordidi descritti con dettagli malsani che in qualche modo fanno comunque pensare a un riscatto che non si sa se avverrà.
Molte le idee insidiate pesantemente nella mente di chi vive in solitudine o non viene compreso a fondo dagli altri, un mondo esterno a parte, proiettato verso il verdetto conclusivo.
Un libro all’indietro che lascia qualcosa, cambia il modo di vedere le cose. Gestito tra sorpresa e amarezza, dosato in una scrittura di immagini che scorrono anche nei dialoghi efficaci dagli effetti ben riusciti.
Micol Graziano (1978) è nata e vive a Roma. Laureata in Lettere Classiche all’Università “La Sapienza”, dal 2005 è giornalista pubblicista. Ha scritto per la carta stampata in Italia e Svizzera. Attualmente fa parte della redazione di RDS News. Appassionata di musica e di cinema, ha realizzato alcuni cortometraggi visibili sul web. Suona la chitarra e il basso elettrico. “Meibi nuar” è il suo primo romanzo.