Basket: l’Acea Roma vola in finale!
La Virtus batte 89-70 Cantù e dopo 5 anni torna a giocarsi lo scudetto. Calvani: “Grande soddisfazione, ora giochiamocela”
di Samuele Perotti
@SamuelePerotti
Tutti li davano per sconfitti dopo gara-5, ma il cuore che hanno i ragazzi di Calvani gli ha consentito prima di espugnare il Pianella e poi di dominare con una grande prova atletica e tecnica la Lenovo nella decisiva sfida di ieri. Trascinati da un Palazzetto dello Sport gremito e finalmente caldo, i padroni di casa non hanno concesso nemmeno un vantaggio ai rivali, che complici anche la stanchezza dei precedenti match hanno mollato nell’ultimo quarto.
Dopo 5 anni la Virtus Roma torna in finale, questo l’entusiasmo di coach Calvani: “Abbiamo coronato una stagione dove se non fossimo arrivati in finale ci sarebbe stata tanta amarezza ma è stata una stagione vincente. Qui dentro, nessuno ha mai giocato una finale scudetto. Sarà splendido. Il duro lavoro ci ha portato fino a questo punto. Abbiamo avuto tanti momenti duri, ma siamo sempre riusciti a riprenderci, sfruttandoli per diventare più forti”.
Finalmente l’Acea parte forte e in 2′ si trova sul 9-2. Cantù però non molla, si aggrappa al buon impatto di Tabu (subentrato a Ragland gravato di 2 falli) e lotta punto a punto fino al 18-16 di fine primo quarto. Lo schema dei romani in questo avvio è semplice: difesa aggressiva e ripartenze rapide che gli permettono di trovare buone soluzioni offensive. Bobby Jones rappresenta perfettamente questa situazione: 14 punti (4/4 da 2) e 6 rimbalzi per lui, che in questa serie è stato fondamentale con il suo atletismo e i suoi canestri pesanti.
Nella seconda frazione di gioco la Virtus raggiunge il +12 (28-16) al 12′ e poi controlla. La Lenovo grazie alle giocate di Ragland e soprattutto del solito strepitoso Aradori (20 punti e 7 rimbalzi) accorcia, ma alla fine il canestro sulla sirena di Phil Goss manda le squadre all’intervallo lungo sul 42-32. Proprio l’americano si conferma il miglior uomo di questa semifinale. Parte in sordina ma si accende con strepitosi canestri in questi minuti e da qui non si arresta più: 16 punti e 4 rimbalzi. A tutto questo va aggiunta una grande determinazione in difesa. Insieme a D’Ercole (finalmente sui suoi livelli dopo l’infortunio in gara-2) mette la museruola ai lombardi e infiamma il pubblico romano.
Il 3° quarto si gioca punto a punto ma complice il dominio a rimbalzo della Virtus, la Lenovo riesce a recuperare solo 2 punti (61-53). Roma è sempre stata una delle squadre più forti in questo parametro ma ieri si è superata strappando ben 41 rimbalzi di fronte ai 30 dei rivali. Di questa superiorità ne approfitta Lawal che strapazza Tyus (peggiore prestazione in questa semifinale) e trascina i compagni con una doppia doppia: 15 punti e 11 rimbalzi. Partito bene, Gigi Datome, seppur in crescita, dimostra di non essere al 100% e cala alla distanza. 9 punti (4/11 dal campo) non posso soddisfarlo, ma la sua presenza in campo è fondamentale, grazie al suo carisma, alla sua esperienza e alla sua voglia di non mollare mai. Oggi più che mai, l’ala della nazionale è il simbolo di questa rinascita e si toglie qualche sassolino dalla scarpa: “La gente diceva, Datome non ha gli attributi di andare in una grande squadra. Preferisce fare il reietto a Roma ai margini della serie A. Stasera li ho voluti zittire”.
Il parziale di 9-0 con cui l’Acea apre l’ultimo periodo di fatto avvia la festa. Cantù prova a rimanere in partita ma si trova di fronte una squadra concentrata e cinica. La Lenovo, stanca e demoralizzata non può far altro che assistere allo show dei romani e del suo playmaker titolare. Jordan Taylor, a tratti opaco in questa serie, realizza nel momento decisivo la sua miglior prestazione in questi play-off: 18 punti (2/3 da 3) e 5 assist per l’americano, che in questo ultimo quarto è stato davvero inarrestabile. La giovane età fa si che in alcuni momenti ecceda ma avrà tempo per maturare. Quando a 2′ dalla fine arriva la tripla di Bailey anche i più scaramantici si rilassano. Le ultime azioni servono solo per fissare il punteggio sul 89-70.
Dal possibile fallimento della scorsa estate alla finale playoff è questa la favola della Virtus Roma, che dopo 5 anni torna a qualificarsi per l’ultimo atto del campionato. Nel 2008 la rivale per lo scudetto fu la Montepaschi Siena (che vinse 4-1). Questa sera sapremo se i toscani saranno ancora l’ultimo ostacolo verso lo scudetto. Se così fosse l’Acea potrà contare anche sul fattore campo, altrimenti se la Cimberio Varese farà sua gara-7, di fronte al proprio pubblico, per la prima volta in questi playoff i capitolini si troverebbero a giocare le prime due sfide in trasferta. Dopo aver annullato il primo match ball con un tiro allo scadere, la squadra di Vitucci sembra favorita, ma occhio a dare per spacciati i campioni d’Italia. Chiunque sia l’avversario, tutti a partire da coach Calvani sono convinti che è stato raggiunto un grande obiettivo ma che non ci si può accontentare: “Per una stagione così, è stato importante non aver avuto la pressione di dover vincere. Ci siamo divertiti. Abbiamo divertito. Ora però il lavoro non è finito. Ci aspetta la finale scudetto”.
ACEA ROMA – LENOVO CANTU’ 89-70 (18-16, 42-32, 61-53, 89-70)
Virtus Roma: Bailey 3, Czyz 5, Datome 9, D’Ercole 8, Gorrieri, Goss 16, Jones 14, Lawal 15, Lorant 1, Taylor 18, Tambone, Tonolli n.e.
Lenovo Cantù: Abass n.e, Aradori 20, Brooks 6, Cusin, Leunen 8, Mancinelli, Mazzarino 5, Ragland 16, Scekic 8, Smith n.e., Tabu 3, Tyus 4.
Una risposta
[…] al centro dell’attenzione la squadra romana. “Mi porterò il bagno di folla dopo la vittoria in gara-7 con Cantù. Quando rivedo quei momenti mi vengono ancora i brividi. É stato un momento incredibile”. Datome […]