Gianni Berengo Gardin in mostra a Milano
180 scatti per raccontare la sua carriera, tra reportage e foto inedite
di Giorgia Braico
La più grande retrospettiva del maestro del foto-giornalismo italiano Gianni Berengo Gardin, è in mostra a Milano, a Palazzo Reale, dal 13 giugno all’8 settembre 2013.
L’evento curato da Denis Curti, ripercorre, attraverso 180 scatti, la carriera del fotografo, aggiungendo in questa tappa milanese (rispetto alla precedente alla Casa dei Tre Oci di Venezia) 40 ulteriori fotografie su questa città ed i suoi abitanti, con volti, cortili, vedute, scene di vita quotidiana e la storia di un luogo che lo ha “adottato” e insignito di recente dell’Ambrogino d’Oro.
Sono presenti ovviamente i suoi più famosi reportages, a partire dall’inchiesta sulla condizione dei manicomi in Italia, Morire di classe, su commissione di Basaglia, ed approfondita in questa circostanza con nuovi scatti; poi l’indagine sui campi rom a Firenze, in cui ha vissuto per 45 giorni e da cui ha tratto il libro Disperata Allegria – vivere da Zingari a Firenze (che nel ’94 vinse l’Oscar Barnack Award), in cui documentava come fossero costretti a vivere i nomadi sul nostro territorio, spesso al di fuori della legge, costretti secondo lui dal nostro Stato che gli rifiuta i permessi di soggiorno e di lavoro, perseguitandoli e ghettizzandoli. Un lavoro svolto gratuitamente per l’Adm (Associazione per la Difesa dei diritti delle Minoranze) del capoluogo toscano, per puro impegno civile e sociale.
Un reportage rifiutato dai principali settimanali e passato sotto silenzio, forse perché realizzato con umanità e rispetto, e assoluta onestà; qualità che contraddistinguono il suo stile, in tutti i suoi lavori. Perché la forza di Berengo Gardin, infatti, è quella di raccontare la realtà, così com’è, senza pregiudizi ma anzi cogliendo tutti i sentimenti, in modo limpido e diretto.
Autore di circa 210 libri, ha cominciato la sua carriera nel 1954, girando il mondo e raccontandolo, con la sua fedele Leica, sempre con pellicola e in bianco e nero, evitando qualsiasi forma di “artisticità”, perché per lui l’impegno di un fotografo è soprattutto “sociale e civile”.
La fotografia come testimone della vita, della realtà che ci circonda. Attraverso di essa, questo importante è indiscusso rappresentante del giornalismo fotografico italiano, ha narrato e mostrato cambiamenti sociali e politici, eventi decisivi nella storia del nostro paese, oltre che la vita quotidiana, per le strade.
Sarà proprio Gianni Berengo Gardin una delle guide d’eccezione, insieme a Denis Curti, di questa mostra promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale, Civita Tre Venezie e Fondazione Forma per la Fotografia; ad arricchire l’evento, sarà pubblicato un catalogo a cura di Denis Curti ed edito dalla Marsilio Editori.
Un imperdibile appuntamento per ammirare e conoscere a fondo il lavoro del grande maestro ligure.
“Gianni Berengo Gardin. Storie di un fotografo”
c/o Palazzo Reale
p.zza Duomo 12, Milano
Dal 13 giugno all’8 settembre 2013
Orario: lun ore 14.30/19.30; mar-dom ore 9.30/19.30; gio e sab ore 9.30/22.30
Inaugurazione 13 giugno 2013 ore 19.00