Mestieri in bicicletta
Al Museo Galileo di Firenze si pedala nel passato, tra biciclette e antichi mestieri
di Silvia Cresci
Pedalando nel passato: storie di uomini e di mestieri è la nuova mostra allestita dal 20 giugno all’interno del Museo Galileo, nel centro storico di Firenze. Si ripercorre la storia della bicicletta e del suo utilizzo negli anni come mezzo di trasporto, nonché come una sorta di bottega artigianale ambulante da parte di chi svolgeva determinati mestieri, quale il bottaro, l’arrotino, il fotografo, il burattinaio, il pompiere, il calzolaio. La stessa città di Firenze era popolata da questi personaggi che, sfidando anche le condizioni climatiche più sfavorevoli, erano soliti svolgere in strada le loro attività.
Nell’organizzare l’esposizione si è lavorato su due fronti. Se da una parte si è dato largo spazio alla storia della bicicletta, argomento al quale è stata riservata la prima sezione della mostra, dall’altra si è voluto presentare al pubblico, con degli esempi concreti, il modo in cui questo mezzo di trasporto veniva utilizzato da tanti artigiani che vissero e lavorarono tra i primi anni del Novecento e il secondo dopoguerra.
Ecco dunque che i diversi mestieri sono stati chiamati in causa andando a esporre alcune delle biciclette appartenenti alla collezione privata di Marco Paoletti. Quest’ultimo, collezionista appassionato di oggetti antichi, possiede infatti una raccolta piuttosto importante di biciclette d’epoca.
La caratteristica delle biciclette esposte è che ciascuna di esse era perfettamente attrezzata per il mestiere nell’ambito del quale veniva utilizzata. La bici del pittore, ad esempio, era dotata di una valigia che conteneva colori e pennelli, mentre in quella del fotografo non potevano di certo mancare il cavalletto, la stoffa nera e l’ombrello. Anche i pompieri si spostavano in bicicletta e portavano con sé il casco, l’ascia e la lancia antincendio.
La storia della bicicletta è invece illustrata mediante l’esposizione di alcuni modelli che fanno parte della collezione del Museo Galileo, donazioni di diversi collezionisti normalmente conservate nei depositi. La draisina e la cosiddetta scuotiossa sono i due pezzi forti. La prima, che prende il nome da Karl Drais, suo inventore nel lontano 1816, è in assoluto il primo modello di veicolo a due ruote e si manovrava spingendo con i piedi. La scuotiossa, invece, fu chiamata così per via del rumore che le ruote di legno facevano andando a toccare la strada e, a differenza della draisina, aveva già pedali e freni. Passando per i bicicli, che avevano la ruota anteriore notevolmente più grande rispetto alla posteriore, si arrivò poi alla moderna bicicletta, quando erano ormai gli anni ’80 del XIX secolo.
“Pedalando nel passato: storie di uomini e di mestieri“
Firenze, Museo Galileo
Dal 20 giugno al 17 novembre 2013
Orari: 9.30 – 18.00 (lunedì; mercoledì – govedì); 9.00 – 13.00 (martedì)
Biglietto: 9€ (intero); 5,50€ (ridotto)