Da Roma a Palermo la danza contemporanea di FranceDanse
19 tappe italiane, 25 spettacoli, 56 date: torna per il secondo anno la manifestazione di danza contemporanea promossa dall’Institut Français
di Francesca Britti
Per il secondo anno torna l’appuntamento di danza contemporanea franco-italiana. Un binomio di successo che, quest’anno, tocca 19 tappe italiane tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Lecce, Catania, Palermo.
25 spettacoli per 56 date realizzati grazie all’Institut Francais Italia, all’Ambasciata francese in Italia e al sostegno di Fondazione Nuovi Mecenati, dell’Institut français e del Ministère de la Communication et de la Culture, oltre ai 20 teatri e festival che accoglieranno la manifestazione.
Protagonisti autori affermati e artisti emergenti che sempre di più captano i cambiamenti artistici del nostro tempo trasformandoli in opere originali e coinvolgenti in cui danza è la regina, contornata, però, di elementi creativi eterogenei e provenienti da ogni genere artistico (letteratura, circo, cinema).
Non poteva mancare nel fitto calendario della manifestazione un omaggio a Marsiglia, capitale europea della cultura, con gli spettacoli a Milano e Torino di Frédéric Flamand e Olivier Dubois.Il primo dirigerà il Ballet National de Marseille mentre il secondo dà vita a due spettacoli eccentrici e radicali dai titoli Élégie e Tragédie. In quest’ultimo 9 uomini e donne completamente nudi incarnano il concetto di purezza, liberi da qualsiasi blocco sociale o psicologico.
Roma si appresta ad accogliere alcuni eventi di punta della manifestazione tra cui Julie Nioche, psicologa che pone la danza al centro di studi medici sviluppando un’idea di arte civica. L’uso del corpo e della sua presenza nello spazio è l’elemento fondante dello spettacolo della Nioche, intitolato Nos solitudes, che si incentra sul tema della solitudine attraverso l’immagine di un corpo sospeso e del suo senso di gravità.
Oltre alla Nioche, un altro protagonista “romano” sarà, il 4, 5 e 6 ottobre, Rachid Ouramdane, le cui creazioni sono un incontro fra danza e nuovi media. La sua opera dal titolo Sfumato è un gioco di luci ed ombre, di reale ed irreale.
Interessante anche la sopracitata fusione di stili e generi differenti che confluisce negli spettacoli del programma TransARTE e del network Finestate Festival, di cui lo spettacolo della Nioche ne è un esempio, che stimolano la collaborazione di artisti internazionali provenienti da ambiti differenti facendo emergere un senso di identità slegato dal paese di appartenenza, come dimostra il lavoro del franco-spagnolo Sébastien Ramirez e della tedesca-cinese Honji Wang.
Mentre la calda Sicilia accoglierà spettacoli di danza africana e caraibica, Prato e Napoli renderanno omaggio, rispettivamente il 12 ottobre e il 25, 26 e 27 ottobre, a due capisaldi dell’arte scenica, Josef Nadj, simbolo del teatro del movimento e Dominique Dupuy, 60 anni di vita dedicati alla danza.
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