Lo spettro Bárcenas spaventa Rajoy
La vicenda giudiziaria dell’ex tesoriere stringe il campo sul PP di Mariano Rajoy, che ha deciso di riferire davanti al Senato
di Maria Bonillo Vidal
La calda estate del Caso Bárcenas avanza, ma tutto sembra sia rimasto uguale a prima: il Premier iberico Mariano Rajoy non ha piú fornito spiegazione alcuna sulla vicenda giudiziaria dell’ex tesoriere del PP, il partito governativo che per circa 30 anni sembrerebbe aver ricevuto tangenti in cambio di favori politici – denaro che avrebbero intascato diversi membri del partito, tra cui lo stesso Rajoy.
L’iniziale frenesia per l’arresto dell’ideologo Luis Bárcenas ha lentamente ceduto il passo ad una calma piatta: tutto fermo fino all’1 di agosto, quando il Presidente del Consiglio spagnolo riferirà davanti al Senato – Rajoy per il momento non apparirà davanti al Congreso dei Deputati “per non interrompere i lavori in aula”.
In ogni caso il capo del governo ha deciso di fornire spiegazioni di fronte a una delle due Camere, sembra di motu proprio: era questa una delle condizioni che il Partito Socialista aveva proposto per il ritiro della mozione di sfiducia. Tutti i partiti d’opposizione avevano chiesto le sue dimissioni e la quasi totalità dell’opinione pubblica aveva seguito con attenzione le intercettazioni pubblicate su El Mundo e su El País – che dall’arresto del tesoriere ad oggi hanno pubblicato una lunga serie di documenti che delineano il suo intenso rapporto con il Premier. Ed è in virtù di tale ragione che questi ha deciso di comparire davanti al Senato, per raffredare “l’allarme sociale creato da qualcuno” – a suo dire.
Così, proprio quando nulla di nuovo sembra stia accadendo, la vicenda giudiziaria prosegue e il giudice Ruz ha inoltrato una richiesta in Uruguay per congelare tutti i conti bancari che Bárcenas ha aperto nel paese sudamericano – che peraltro nei confronti dell’ex tesoriere ha anche aperto un fascicolo “riservato”, secondo quanto riferito dall‘Interpol. Inoltre le proprietà di Luis Bárcenas sono state sequestrare per coprire le spese di cauzione – 43 milioni di euro, qualora l’ex tesoriere dovesse essere condannato.
Cosa il Premier potrebbe dire davanti al Senato non lo si sa ancora. Ciò che invece sembra chiaro è che per allora metà del Paese dovrebbe essere in vacanza. Quale migliore periodo, per uno scandalo politico?
Una risposta
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