Lampedusa: murales tra diritti umani e solidarietà
Sull’isola siciliana inaugurate tre raffigurazioni realizzate dai partecipanti al terzo campo per i diritti umani organizzato da Amnesty International Italia. Ne abbiamo parlato con il suo portavoce Riccardo Noury
di Graziano Rossi
(su Twitter @grazianorossi)
Vedere Lampedusa “piena di turisti e di migranti che attendono di essere trasferiti non rappresenta una novità“, anzi, “non c’è particolare tensione sull’isola“, ci racconta il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, presente nei giorni scorsi sull’isola siciliana per il terzo campo per i diritti umani organizzato dalla Ong.
Durante il campo, i circa 70 partecipanti all’iniziativa di Amnesty hanno realizzato tre murales, che raffigurano un insieme di valigie, dei volti sorridenti e fari e case a forma di candela, per far vedere che “l’isola può essere allo stesso tempo bellissima, accogliente e ospitale”, ci dice Noury, per fare di Lampedusa “un punto al centro del Mediterraneo per dare una dignità sia per chi approda qui sia per chi ci vive”.
I murales, realizzati in collaborazione con Colors Revolution e l’illustratore Lorenzo Terranera, sono stati sistemati in tre dei luoghi più significativi dell’isola. Il primo è il molo del porto dove attraccano le barche, spesso in condizioni fatiscenti, dei migranti, il secondo si trova su via Roma, l’arteria principale di Lampedusa, mentre il terzo è stato collocato al campo sportivo, vicino a quello che viene chiamato il “cimitero delle barche”.
Con Riccardo Noury abbiamo parlato durante il campo per i diritti umani qualche giorno fa ed è lui stesso a sottolineare che sull’isola “vocazione turistica e solidarietà non sono incompatibili fra di loro”.
All’inaugurazione dei murales, avvenuta venerdì 26 luglio, erano presenti il parroco dell’isola Stefano Nastasi e anche, tra gli altri, il vicesindaco di Lampedusa, Damiano Sferlazzo, il quale ha ringraziato “Amnesty International che, nel 2011, non ha lasciato sola Lampedusa e che continua a esserci vicina con le sue iniziative e le sue attività in favore dei diritti umani sull’isola”.
Infatti, già negli anni scorsi, durante i campi per i diritti umani Amnesty a Lampedusa ha organizzato degli eventi con “una portata simbolica come il flash mob e le scritte umane in mare”, ci riferisce Noury, mentre quest’anno si è pensato “anche a qualcosa di permanente”.
Sul sito “Un murales per Lampedusa” è possibile sostenere il progetto realizzato da Amnesty, Colors Revolution e Lorenzo Terranera.
La galleria completa delle immagini dei murales, gentilmente concesse da Amnesty International Italia, sono disponibili sul profilo Flickr “Amnesty Italia“.
Una risposta
[…] editore, Graziano Rossi tramite Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia per i murales realizzati in occasione del terzo campo sui diritti umani .Tutti lavori ben riusciti che rappresentano il futuro di chi vuole immergersi in un mondo tutto […]