Eurobasket 2013 al via: Italia in campo stasera con la Russia
La Nazionale orfana di Gallinari, Bargnani e Hackett si aggrappa a Belinelli e Datome. Gigli l’ultimo forfait
di Laura Fois
Twitter @LaFo86
In Slovenia tra poche ore non scenderà in campo la squadra che si sognava all’inizio, ma non è detto che l’Italbasket quest’anno non possa regalarci sorprese. Dopo 40 giorni di preparazione, i ragazzi di Simone Pianigiani sfideranno alle 21 la Russia (diretta Rai Sport 1) nella prima partita d’esordio della rassegna continentale più antica. In palio c’è anche un posto per i Mondiali in Spagna del prossimo anno.
Gli infortuni hanno lasciato a casa Gallinari, Bargnani, Hackett, Polonara, Mancinelli (che comunque seguirà la squadra) e Gigli. Ci saranno però Belinelli, Datome e Diener a provare a trascinare gli azzurri, inseriti in un girone di ferro con Russia, Grecia, Turchia, Finlandia e Svezia. Solo le prime tre passeranno il turno, ragion per cui ogni sfida sarà decisiva.
“Ora c’è da concretizzare”, ha detto ieri in conferenza stampa il coach della Nazionale, ma il bilancio della preparazione è discreto: 5 partite vinte e 6 perse, prestazioni discontinue e carattere ancora da limare. Eppure c’è qualcosa che può dare lo svolta, e le chiavi le ha date il presidente della FIP Gianni Petrucci: “La scelta di Mancinelli, di rimanere con la squadra come capitano non giocatore, la dice lunga sulla coesione della squadra e del rapporto che c’è tra i giocatori. Mi sono affezionato a tanti gruppi ma questo mi sta dando sensazioni particolari; parlo di sentimenti”.
È proprio il gruppo quello che è mancato nelle precedenti gare internazionali, non il talento. Non è un caso che la Spagna, nonostante le assenze di quest’anno di Gasol (Pau), Navarro e Reyes, continui ad essere la favorita (potrebbe essere il terzo oro consecutivo europeo). Gli spagnoli hanno sempre dimostrato di essere e di giocare come una squadra, e le squadre vincenti sono fatte soprattutto di forti e solide alchimie.
L’Italbasket pagherà l’assenza di potenza e qualità sotto canestro, dove solo Cusin proverà a difendere l’area pitturata. Il centro di Cantù è stato fino ad ora uno dei più convincenti ma è lui l’unico vero pivot. È dalla regia e dagli esterni che si attendono soprattutto punti e maturità: le stelle della nostra nazionale (i due NBA Belinelli e Datome, più il ‘sassarese’ Diener) lo sanno e da loro ci si aspetta rinunce al personalismo ma non alle responsabilità. Occhi puntati anche su Aradori, Melli e Gentile: potrebbero essere loro le zampate decisive per tornare, finalmente, tra i giganti d’Europa.
Il roster italiano: Pietro Aradori, Marco Belinelli, Andrea Cinciarini, Marco Cusin, Luigi Datome, Travis Diener, Alessandro Gentile, Daniele Magro, Nicolò Melli, Giuseppe Poeta, Guido Rosselli, Luca Vitali.