Non fermatevi qui. “Che i nostri viaggi d’esplorazione non abbiano mai fine”
Dal 26 al 29 settembre, il mondo tra Villa Celimontana e il Palazzo delle Esposizioni fa tappa tra il Wild West, la Via Francigena, la Basilicata, il Brasile, l’industria e la guerra, tornando alle origini elleniche. Fotografia, fumetto, giornalismo e musica: arriva a Roma il Festival della Letteratura di Viaggio
di Valentina Palermi
Anche seduta a gambe incrociate, con davanti uno schermo luminoso, sono riuscita a divagare. Guardando qualche minuto di un documentario girato in Australia dalla BBC, scambiando due battute con Chiara che vive a Chicago (mentre sotto, risuonava nel suo appartamento un pezzo dei Cheap Trick), osservando su Facebook le immagini on the road dell’India di una ragazza conosciuta poco prima della partenza nel pub di una mia amica.
Che sia con la mente, lasciandosi andare alle sensazioni o contando sulla forza delle proprie gambe, magari poco importa. Il viaggiatore appassionato è spesso mosso da quel desiderio che i Romantici Tedeschi definivano Wanderlust, quell’impulso estremo e tumultuoso a esplorare il mondo.
Dal 2008, il Festival della Letteratura di Viaggio – giunto alla sesta edizione – dedica il Palazzo delle Esposizioni al racconto del mondo attraverso diverse forme, dalla letteratura al giornalismo, dalla geografia alla musica, dalla fotografia al fumetto. Grazie alla promozione della Società Geografica Italiana, in collaborazione con Federculture, per tre giorni i Giardini e il Palazzetto Mattei di Villa Celimontana diventeranno una seconda “casa del viaggio”, pronta a contenere alcuni dei tanti appuntamenti in programma.
Cominciando dal Laboratorio di scrittura e fotografia in viaggio, che sabato scorso ha scaldato i motori della manifestazione all’interno della Galleria Alberto Sordi con la prima delle due sessioni, anticipando il contributo di numerosi giornalisti e photo-editor di importanti testate italiane. Per poi spostarsi al Campidoglio, che ospiterà domani la seconda edizione del Premio intitolato a Ryszard Kapuściński per il reportage, con la partecipazione della Famiglia Kapuściński, di Feltrinelli Editore e dell’Istituto Polacco di Roma. Un altro importante riconoscimento, il Premio Società Geografica Italiana La Navicella d’Oro (consegnato a coloro abbiano declinato il tema del viaggio o ad associazioni impegnate a difesa di luoghi e culture), verrà invece ritirato dal Maestro Ennio Morricone domenica prossima negli spazi di Villa Celimontana.
E poi via, nel cuore del Festival con i focus su tutte le generazioni in viaggio, dai racconti dei visitatori tra Seicento e Ottocento al tempo del web, non mancando di percorrere itinerari per mare e per terra, anche verso mete come la Palestina. Sempre in compagnia di viaggiatori, narratori e autori, e tanti ospiti (tra cui Alberto Asor Rosa, Gianni Biondillo, Syusy Blady, Remo Bodei, Paola Caridi, Francesco Cataluccio, Giuseppe Cederna, Riccardo De Gennaro, Paolo di Paolo, Raffaele La Capria, Franco La Cecla, Folco Quilici, Federico Rampini, Lidia Ravera, Davide Rondoni, Paolo Rumiz, Ferdinando Scianna, Salvatore Settis, Beppe Severgnini, Sandro Veronesi).
Ma i veri ospiti d’onore sono il Brasile e gli Stati Uniti. La location dell’Ambasciata del Brasile a Piazza Navona consentirà di mostrare in anteprima il 25 settembre le fotografie d’epoca di Ermanno Stradelli, esploratore dell’Amazzonia nel XIX secolo, in “Brasile, antiche e nuove esplorazioni”, dando appuntamento a Villa Celimontana per altre iniziative promosse dall’Associazione di Amicizia Italia-Brasile, l’Universidade do Estado do Rio de Janeiro e l’Istituto Italiano di Cultura di San Paolo.
Il giorno dopo, sarà il Palazzo delle Esposizioni ad aprire le proprie porte al mondo con la mostra “Go West! La frontiera, il viaggio, l’immaginario”, che raccoglie le preziose immagini di Timothy O’Sullivan (sulla spedizione di George M. Wheeler in Colorado, Nevada, Arizona, New Mexico, Utah, California e risalenti alla fine del 1800), affiancate agli Stati Uniti di oggi, fotografati nel reportage coast to coast di Antonio Politano, e alle strisce di Tex Willer, l’eroe del fumetto creato da Gian Luigi Bonelli ed entrato nel mito.
A chiudere la manifestazione sarà quest’anno Vinicio Capossela, unendo musica e parole nel reading “Tefteri, il libro dei conti in sospeso” accompagnato da Dimitris Kotsiouros al bouzouki, per un ritorno itinerante alle origini del folk greco e dell’uomo con l’ultima tappa tra Atene, Creta e Salonicco.
Perché dopotutto, parafrasando Saramago, un cammino può non terminare, piuttosto è il viaggiatore che fa ritorno. Gli effetti spesso coincidono con la necessità di condividere quello che si è riusciti a percepire attraverso i propri sensi, per dire agli altri “ehi, guarda cosa c’è là fuori!”, o forse anche per radicare meglio dentro di sé quelle emozioni, oppure farle “scontrare” con il proprio mondo, ed evitare di volare via di nuovo (ma poi, perché no?).
Si sa, un viaggio è forse una delle esperienze più ingiuste che si possano vivere. Ma fortunatamente accade. E come sosteneva Ibn Baṭṭūṭa, esploratore berbero del ‘300, “Viaggiare – ti lascia senza parole, poi ti trasforma in un narratore”.
FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI VIAGGIO
Il racconto del mondo attraverso
Letteratura, Geografia, Fotografia, Giornalismo, Musica, Fumetto
Roma, 26-29 settembre 2013
Palazzetto Mattei e Giardini di Villa Celimontana
Palazzo delle Esposizioni
bello!!!!