Una domenica per l’ebraismo
66 località italiane si sono attivate per la Giornata Europea della Cultura ebraica
di Silvia Cresci
Un’intera giornata dedicata alla cultura ebraica è stata quella di domenica scorsa, 29 settembre, in tutta Italia. Le 66 località che hanno aderito alla manifestazione hanno ospitato conferenze sul tema dell’ebraismo, visite guidate a sinagoghe, cimiteri israelitici e quartieri ebraici, nonché tante altre iniziative tra cui concerti di musiche tradizionali, degustazioni di vini e dolci tipici, narrazioni e laboratori per bambini.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica, coordinata nel nostro Paese dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, si tiene ogni anno nel mese di settembre, ed è questa la sua quattordicesima edizione. La finalità è quella di ampliare la conoscenza dei tanti aspetti che caratterizzano l’ebraismo e di suscitare l’interesse da parte di adulti e bambini. Per questo vengono aperti al pubblico luoghi normalmente non visitabili e si organizzano mostre fotografiche e multimediali di tipo documentario.
Prendendo parte anche ad una soltanto di queste iniziative ci si affaccia su un mondo ricco di tradizioni in tutti i campi, dalla religione fino alla cucina. Ma c’è una tradizione fra tutte queste sulla quale ci si è voluti concentrare in particolar modo quest’anno ed è il rapporto tra l’uomo e la natura.
Capire come l’ebraismo interpreta la natura e quale dovrebbe essere il comportamento dell’uomo nei confronti di quest’ultima, a partire dai criteri di sfruttamento delle risorse naturali, sono stati gli argomenti cardine delle iniziative in programma per quest’edizione, che è stata infatti intitolata “Ebraismo e natura”.
“Le api, la natura e l’ambiente”, “Uomo-natura-ambiente nella Torah”, “Coltivare e custodire la natura”, “Le donne e la natura nella Torah” sono alcune delle conferenze tenutesi nella giornata di ieri. Anche i laboratori organizzati all’interno dei musei erano incentrati sullo stesso tema, come quello sulla macinatura e panificazione al Museo della civiltà contadina di Offanengo in provincia di Cremona, o quello che a Viareggio è stato dedicato alle specie vegetali nella Torah.
I bambini hanno avuto modo di divertirsi anche nell’apprendimento dei fondamenti della scrittura ebraica e a Modena, per chiunque ne avesse avuto voglia, c’era un laboratorio nell’ambito del quale si poteva imparare a scrivere il proprio nome in caratteri ebraici.
A Roma, invece, si poteva cogliere l’opportunità di tuffarsi nella storia, con le visite guidate nella Catacomba ebraica di Vigna Randanini, sull’Appia Antica, straordinariamente aperte al pubblico per l’intera giornata.