Pollock e l’Autunno Americano
La mostra Pollock e gli irascibili inaugura a Milano una serie di eventi dedicati alla cultura americana
di Silvia Cresci
Pollock e gli irascibili, a cura di Carter E. Foster e Luca Beatrice, è la nuova esposizione, visitabile dal 24 settembre presso il Palazzo Reale di Milano, che va a inaugurare nel capoluogo lombardo una ricca programmazione autunnale fatta di spettacoli ed eventi culturali.
L’iniziativa, denominata Autunno Americano e organizzata in occasione dell’Anno della Cultura Italiana in America, si presenta come un’opportunità per approfondire l’arte e la cultura americana dagli anni ’30 del Novecento ad oggi.
La mostra Pollock e gli irascibili, primo evento della rassegna, si concentra su quegli artisti che, guidati proprio da Jackson Pollock, furono protagonisti nell’America dell’immediato dopoguerra della corrente dell’espressionismo astratto.
Ma chi erano gli “irascibili”? L’appellativo, coniato dall’Herald Tribune, fa riferimento alla rabbia di 18 artisti che nel 1950, proprio per via della loro adesione all’espressionismo astratto si erano ritrovati esclusi da un’importante mostra dedicata all’arte contemporanea americana. Fu questa la causa di una lettera di protesta che gli stessi inviarono al presidente del Metropolitan Museum di New York, organizzatore dell’evento. Fu così che essi passarono alla storia come gli “irascibili”.
Una storica fotografia di Nina Leen, riprodotta in una delle sale del Palazzo Reale, ci mostra quattordici di quegli artisti in posa, vestiti da banchieri, insieme a Pollock. Si tratta di Willem de Kooning, Barnett Newman, Mark Rothko, Adolph Gottlieb, Robert Motherwell, William Baziotes, James Brooks, Jimmy Ernst, Bradley Walker Tomlin, Richard Pousette-Dart, Ad Reinhardt, Clyfford Still, Hedda Sterne e Theodoros Stamos.
Non solo fotografie dell’epoca, ma anche diversi video raccontano di quel periodo in cui Pollock rivoluzionò il modo di dipingere con la sua tecnica del gocciolamento e le sue tele distese in terra anziché poggiate su una parete o su un cavalletto.
Erano gli anni ’40/’50 del secolo scorso e questa volta un nuovo e importante movimento artistico non partiva dall’Europa, bensì dall’America.
Tra le 49 opere giunte a Milano, tutte provenienti dal Whitney Museum of American Art di New York, Number 27 di Pollock si può considerare a tutti gli effetti come il manifesto di questa mostra. Abbiamo poi, tra i capolavori più famosi, Orchestral Dominance in Yellow e Fantasia in Blue di Hans Hofmann, Door to the River di Willem de Kooning, The Crest di Adolph Gottlieb e le tele Untitled di Mark Rothko.
Pollock e irascibili. La scuola di New York
Dal 24 settembre 2013 al 16 febbraio 2014
Milano, Palazzo Reale
Orari: 14.30 – 19-30 (lunedì); 9.30 – 13.30 (martedì, mercoledì, venerdì, domenica); 9.30 – 22.30 (giovedì, sabato)
Biglietto: 11 € (intero); 9,50 € (ridotto)