Cleopatra, l’Egitto e Roma
Al Chiostro del Bramante, 180 capolavori illustrano la vita della regina d’Egitto e i suoi rapporti con Roma
di Silvia Cresci
A 13 anni dall’ultima esposizione che le fu dedicata nella città di Roma a cura della Fondazione Memmo, Cleopatra torna a essere protagonista nella Capitale con una mostra che si preannuncia già come un grande evento e con la quale ci si augura di ripetere il successo di allora.
A partire da sabato 12 ottobre, il Chiostro del Bramante ospita infatti ben 180 capolavori provenienti da alcuni dei più grandi musei del mondo, come i Musei Vaticani, il British Museum, il Louvre, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e i Musei Capitolini. Naturalmente, per un’esposizione di questo tipo, non ci si poteva non avvalere anche della collaborazione dei musei egizi di Firenze e di Torino.
Nell’ambito di un allestimento che si prefigge di ricreare una vera “atmosfera egizia”, con statue di sfingi, coccodrilli e persino mummie di gatto, ci si muove con l’ausilio di un’audioguida, che viene distribuita gratuitamente a tutti i visitatori.
Di sala in sala, si va così a ripercorrere la vita dell’ultima regina d’Egitto, con un’attenzione particolare ai suoi rapporti con Roma e dunque con Giulio Cesare prima, e Marco Antonio poi. Undici anni durò la storia che unì quest’ultimo a Cleopatra, fino alla sua tragica morte nel 30 a.C. A parlarci dei protagonisti di queste e altre vicende vi sono i numerosi ritratti esposti, come quello che apre la mostra e che raffigura una regina tolemaica, probabilmente identificabile proprio con Cleopatra. Particolarmente interessanti sono poi il ritratto della regina cosiddetto “Nahman”, che non era mai stato esposto prima d’ora in Italia, e la testa idealizzata di Alessandro Magno, detta “Alessandro Guimet”, dal Museo del Louvre.
Di Cleopatra le fonti ci dicono che amava il lusso, dal quale era circondata, almeno quanto la cura della sua bellezza e che era inoltre una donna particolarmente colta, in grado di parlare diverse lingue, tra cui il greco, il latino e l’arabo.
Nelle nove sezioni in cui si articola la mostra si trovano anche diversi approfondimenti su tante altre tematiche, tra cui gli dei e il sacro nell’Egitto Tolemaico, l’Egittomania che dilagò a Roma e il diffondersi nell’Urbe di nuovi culti legati all’Egitto, quello di Iside in primo luogo.
Un’attenzione particolare è stata riservata al paesaggio nilotico, che tanto affascinava i romani e che infatti fu rappresentato spesso nell’antichità, come nel mosaico del museo di Priverno o nell’affresco con scena nilotica da Pompei, concesso in prestito per questa mostra dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Cleopatra. Roma e l’incantesimo dell’Egitto
Roma, Chiostro del Bramante
Dal 12 ottobre 2013 al 2 febbraio 2014
Orari: 10.00 – 20.00 (dal lunedì al venerdì); 10.00 – 21.00 (sabato e domenica)
Biglietto: 13 € (intero); 11 € (ridotto)