Formula 1: in Giappone vince Vettel ma il titolo è rimandato
Il tedesco a Suzuka vince il suo nono gran premio stagionale ma dovrà ancora attendere per il titolo mondiale. Sul podio anche Webber e Grosjean, Alonso rimonta da ottavo a quarto
di Marina Cavaliere
Circuito diverso, stesso copione: anche in Giappone Sebastian Vettel domina e si avvicina al suo quarto titolo mondiale, che gli sfugge a Suzuka solo perché Fernando Alonso si piazza quarto e rimanda al prossimo gran premio (in India tra due settimane) i festeggiamenti del tedesco e della Red Bull.
Lo spagnolo, infatti, doveva arrivare dal nono posto in giù per consegnare il titolo in mano all’avversario ma ha corso una gara intelligente e, scalando la classifica, è riuscito ad arrivare ai piedi del podio. Posizione che il pilota della Ferrari considera comunque positivo nell’ottica del campionato costruttori: “Abbiamo fatto buoni punti per il campionato costruttori, dobbiamo essere soddisfatti. In Corea non siamo andati molto forte, qui non abbiamo avuto un gran ritmo nelle prove, ma in gara è andata bene. Dobbiamo però migliorare per poter arrivare sul podio”, è stato il commento di Alonso. “Il quarto posto è il massimo che avrei potuto ottenere, i tre davanti erano davvero irraggiungibili e considerando la posizione di partenza e come erano andate in generale le prove sono contento. È stata una gara piena di azione”, ha concluso lo spagnolo.
È andata decisamente meno bene al compagno di scuderia Felipe Massa che si è trovato a scontare la penalizzazione di un drive-through perché ha superato il limite di velocità in corsia box e riesce a malapena a finire decimo.
Ma torniamo all’imbarazzante dominio di Super Seb: quinta vittoria consecutiva, la nona nella stagione e la 35esima in carriera. Ormai scrivere di lui e delle sue gesta sportive significa ripetere gran premio dopo gran premio parole e discorsi già fatti e per questo, anche se la matematica non è ancora dalla sua, senza alcun dubbio il giovane tedesco si avvia senza intoppi verso il suo quarto titolo mondiale.
Ma il Gp del Giappone dice anche doppietta Red Bull, a dimostrazione della evidente superiorità nei confronti della scuderia di Maranello: al fianco di Vettel, sul secondo gradino del podio, è salito il compagno Mark Webber, seguito poi da un ottimo Romain Grosjean su Lotus che, forse per la prima volta in questo campionato, ha reso difficile la vita all’inarrestabile Vettel. Il tedesco, infatti, solo nella parte finale ha preso il comando della gara, gestita fino a quel momento dal pilota francese.
“Non è finita finché non è finita”, ha commentato in maniera scaramantica Vettel festeggiando la vittoria di Suzuka. “Innanzitutto voglio godermi questa vittoria, abbiamo un ottimo vantaggio, vogliamo vincere i due campionati. Ho fatto una pessima partenza, ho toccato Lewis Hamilton ma poi abbiamo gestito bene le gomme e fatto una grande strategia. E ora sono travolto dall’emozione”.
E proprio il contatto con Hamilton è costato all’inglese la gara: nell’urto, la gomma posteriore destra si è bucata costringendolo poi al ritiro, il tutto a favore della Ferrari in vista del campionato costruttori. Gara insipida per Kimi Raikkonen, relegato al quinto posto mentre il suo compagno Grosjean battagliava per la vittoria con Vettel. A seguire Nico Hülkenberg e Esteban Gutiérrez su Sauber-Ferrari, ottavo Nico Rosberg su Mercedes e Jenson Button prima del ferrarista Felipe Massa.
Con 90 punti di distacco tra Vettel (297) e Alonso (207) nella classifica mondiale, la Formula1 si avvia verso gli ultimi quattro gran premi della stagione, a partire dal circuito di Nuova Delhi in India, dove si correrà il prossimo 27 ottobre e dove, con ogni probabilità, il tedesco della Red Bull potrebbe laurearsi per la quarta volta in carriera campione del mondo.