Ciclismo: la stagione che verrà
Con la presentazione del Giro d’Italia numero 97 si è già aperta la nuova annata delle due ruote. Chi saranno i protagonisti del 2014?
di Samuele Perotti
su Twitter @SamuelePerotti
La stagione ciclistica si è appena conclusa (leggi il nostro approfondimento Ciclismo: si chiude una stagione emozionante) ma nemmeno il tempo di stilare un bilancio che tra notizie di Ciclomercato, fallimenti societari, prospettive e presentazione delle nuove corse di fatto è iniziata la nuova. Il primo appuntamento ufficiale è stato la presentazione del Giro d’Italia 2014. Il movimento italiano non sta attraversano un bel momento, ma trascinato dalla stella Nibali, la prossima stagione potrebbe tornare a conquistare successi, affidandosi ai giovani e a ritorni eccellenti.
DIFFICOLTÁ E FALLIMENTI – La crisi economica si fa sentire anche nel mondo del ciclismo ed ecco che nel 2014 spariranno la Euskaltel Euskadi (Fernando Alonso sta comprando la licenza per il 2015) e la Vacansoleil. Questo ha messo in difficoltà alcuni ciclisti, anche di primo piano, come Samuel Sanchez, che sta pensando al ritiro: “Siamo in Ottobre, la maggior parte delle squadre hanno completato l’organico e non è facile trovare una buona offerta economica e sportiva. Il tempo avanza e, anche se non voglio, mi sto abituando all’idea di smettere”.
Non va meglio se lo sguardo viene rivolto all’Italia, che nel 2014 annovererà solo un team nel circuito World Tour. Accanto alla Lampre non ci sarà più infatti la Cannondale, che nella settimana scorsa è diventata statunitense. Il processo di americanizzazione del team avviato lo scorso anno con la scomparsa della denominazione Liquigas, si è conclusa con il definitivo abbandono di patron Zani.
Tra tanti dubbi sono due le certezze per la stagione 2014: la Milano-Sanremo che cambia percorso e il nuovo Giro d’Italia, presentato ufficialmente lo scorso 6 ottobre. La classicissima di primavera il prossimo anno (23 marzo) difficilmente vedrà trionfare un velocista in quanto il percorso è molto più duro: via la salita delle Manie, dentro la Pompeiana (occhio anche alla discesa molto tecnica). La nuova asperità (5 km con una pendenza media del 5% e massima del 14%) è stata inserita tra la Cipressa e il Poggio e con i pochi chilometri di pianura tra un’ascesa e l’altra sarà difficile per il gruppo organizzarsi.
GIRO D’ITALIA 2014 – La 97^ edizione della corsa “rosa” partirà dall’Irlanda il 9 maggio e si concluderà a Trieste il 1° giugno. Gli organizzatori hanno creato un percorso duro ma equilibrato che lascia ampio spazio anche ai velocisti e ai cacciatori di tappe. Tre saranno le cronometro: una a squadre il primo giorno, una per specialisti di 46 km a metà Giro e la cronoscalata del Monte Grappa nell’ultima settimana. Qualche tranello ci sarà anche nelle tappe appenniniche e nei due arrivi (Oropa e Montecampione) dedicati a Marco Pantani. Ma la selezione vera si farà nell’ultima terribile settimana: Stelvio e Gavia prima del traguardo a Val Martello (tappa annullata per neve nel 2013), arrivo a rifugio Panarotta dopo aver scalato San Pellegrino e Redebus e il terribile Zoncolan alla penultima tappa.
Se Quintana strizza l’occhio a Giro, dichiarando di preferirla al Tour ed Evans, Scarponi e Basso annunciano la loro partecipazione, più di un dubbio è legato alla presenza di Vincenzo Nibali. Il campione in carica infatti vorrebbe puntare forte sul Tour, l’unica grande corsa che non ha ancora vinto. E i big internazionali cosa faranno? Wiggins dopo la brutta figura di quest’anno potrebbe riprovarci, ma occhio ad Uran. Certa invece la presenza di Rodriguez, come confermato dal suo Ds: “Il Giro d’Italia sarà un obiettivo di Purito”.
LE ASPETTATIVE AZZURRE – Sia che faccia il Tour o il Giro il nostro movimento spera che Nibali continui su questi livelli. Il siciliano ha dimostrato un grande cuore e soprattutto la maturità giusta per aprire un ciclo di vittorie. Accanto allo “squalo” nelle corse a tappe è difficile immaginare un ritorno ai vertici di Scarponi e Basso, mentre ci si aspetta un primo segnale di crescita da parte di Fabio Aru, soprattutto se il capitano dell’Astana dovesse rinunciare alla corsa rosa.
Nelle corse di un giorno la situazione appare davvero critica ma con estremo piacere riabbracceremo Alessandro Ballan, che dopo una stagione ricca di infortuni, offrirà all’Italia una carta buona sul pavè. Molte aspettative sono riproposte in Moser e Ulissi, chiamati a fare il definitivo salto di qualità dopo le buone prove e i successi del 2013. Soprattutto il nipote d’arte dovrà chiarirsi le idee e decidere se puntare alle corse di un giorno o a quelle a tappe. Dopo la ritrovata condizione psicofisica tutti voglio vedere Giovanni Visconti tra i protagonisti della Sanremo. Infine occhio a Davide Villella, che passerà professionista nelle file della Cannondale e oltre aver disputato un grande mondiale under23 ha già centrato il podio alla recente Coppa Sabatini, gareggiando come stagista.