Detour: il viaggio nel cinema
Al Detour Festival di Padova, il viaggio si riscopre nei film
di Silvia Cresci
Detour, il Festival Internazionale del Cinema di Viaggio, che si è tenuto per il secondo anno consecutivo a Padova, dal 15 al 20 ottobre, è stato ancora una volta un’occasione per approfondire il tema del viaggio nell’ambito della cinematografia.
Il festival si è tenuto presso il Cinema Porto Astra e tante sono state le innovazioni introdotte in questa nuova edizione.
Innanzitutto, si è dato vita a una sezione dedicata al cinema di Viaggio in Italia, che si è aperta proprio con il film del 1954 Viaggio in Italia del regista Roberto Rossellini, presentato qui in versione restaurata e seguito da documentari e lungometraggi sul tema, tra cui Terramatta di Costanza Quatriglio e Il mio Paese di Daniele Vicari.
Anche per questa seconda edizione, come per la precedente, non si è concentrato l’interesse esclusivamente sui tre premi del concorso internazionale, cioè quello al miglior film, il premio speciale della giuria e il premio del pubblico, ma sono state organizzate anche una serie di iniziative parallele. Una delle novità principali rispetto all’edizione 2012 è stata l’introduzione dei Workshop, indirizzati agli amanti della scrittura di viaggio e consistenti in veri e propri laboratori per imparare a raccontare un viaggio tramite il disegno e la scrittura, realizzati con la collaborazione di Parallelo Zero e Scuola del Viaggio.
Tra film, anteprime e premi, era doveroso prestare attenzione anche alla cinematografia nel Veneto, regione che ospita la rassegna. È stata organizzata così una tavola rotonda proprio in apertura del festival, incentrata sul Veneto e l’industria cinematografica, mentre un premio speciale è stato riservato a una figura di rilievo nell’ambito della cinematografica padovana e italiana.
Tra le proiezioni più attese, sicuramente è l’estratto del documentario River Water – London to Istanbul, realizzato da Paolo Muran e Nicola Pittarello. Questo film del 2013 è ancora in fase di post-produzione e documenta il viaggio, durato ben due anni, di Giacomo de Stefano, che dal Canale della Manica ha attraversato l’Europa e ha raggiunto il Bosforo su di una barca di legno. La presentazione di River Water è stata un’anteprima assoluta per il Detour Festival.
Un viaggio completamente diverso è invece quello raccontato nel film La jaula de oro (La gabbia dorata) di Diego Quemada-Díez. La storia è quella di tre ragazzi che dal Guatemala tentano di raggiungere gli Stati Uniti per cercare lì una vita migliore. Un viaggio di speranza dunque, lungo e difficoltoso.