I vincitori dell’8° Festival Internazionale del Cinema di Roma
L’VIII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma è stata vinta da “Tir” del regista italiano Alberto Fasulo. Premi anche per Scarlet Johansson e Matthew McConaughey
di Federico Larosa
Si è conclusa sabato 16 novembre l’VIII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. La giuria internazionale presieduta dal regista, sceneggiatore e produttore James Gray ha assegnato il Marc’Aurelio d’Oro per il Miglior Film a “Tir” di Alberto Fasulo. Il film racconta in stile documentaristico la vita di Branko, un’insegnate croato costretto per motivi economici a fare il camionista in giro per l’Europa. Il protagonista esprime in maniera intensa ma trattenuta tutta la drammaticità di una vita votata al sacrificio.
Il premio per la Migliore Regia è andato invece al giapponese Kiyoshi Kurosawa per “Seventh Code” vincitore anche del Premio al montaggio per il miglior contributo tecnico. Il Premio Speciale della Giuria se l’è aggiudicato il film romeno “Quod Erat Demonstrandum” di Andrei Gruzsnickzi: sottile e retrò, il film è una fredda e analitica narrazione in bianco e nero dei giochi di potere e delle loro conseguenze sulla vita di gente comune nella Romania degli Anni Ottanta sotto Ceausescu. Premio alla sceneggiatura per il turco “I Am Not Him” di Tayfun Pirselimoglu.
L’attore Matthew McConaughey è stato premiato per la migliore interpretazione maschile per il ruolo di Ron Woodroof in “Dallas Buyers Club” di Jean-Marc Vallée, vincitore anche del Premio del Pubblico BNL: la vera storia di un rude ed omofobico texano ammalatosi di AIDS negli Anni Ottanta e in lotta con la Food and Drug Administration (FDA) per il diritto a cure meno tossiche. Il film rappresenta una lezione morale contro il pregiudizio che dimostra in modo efficace come sia possibile sorridere anche trattando temi seri e delicati come il contagio da HIV. Migliore attrice invece Scarlett Johansson per il film “Her” di Spike Jonze in cui l’attrice non appare mai fisicamente ma solo in voce, “interpretando” il sistema operativo di cui si innamora il protagonista del film. Sempre in ambito interpretazione, il Premio ad un giovane attore o attrice emergente è stato assegnato al cast dell’iraniano “Acrid” di Kiarash Asadizadeh. Menzione Speciale per Cui Jian, regista cinese di “Blue Sky Bones”, un film eteregeneo che mescola passato e presente, futuro e tradizione intessendo tra loro diverse forme d’arte (cinema, danza, musica, videoclip) in un corpo organico ed emozionante.
Interessante la selezione che quest’anno ha caratterizzato la sezione Prospettive Doc Italia. Il Premio per il Miglior Documentario è andato a “Dal profondo” di Valentina Pedicini, documentario che esplora le profondità della terra, le miniere di carbone in Sardegna, conducendo lo spettatore in un viaggio profondo 500 metri alla scoperta di un mondo sotterraneo fatto di vita, sudore, dignità e morte, estetizzando la forma ed umanizzando il contenuto. Menzione Speciale per “Fuoristrada” di Elisa Amoruso che ci racconta una storia d’amore, quello con la A maiuscola che travalica le barriere del pregiudizio e della discriminazione e le frontiere tra gli stati dando voce e immagine a Pino, meccanico di Roma, appassionato di Rally, divenuto Beatrice e sposato con Marianna per il cui figlio è divenuto come un padre. Tra sorrisi e lacrime, un documentario che racconta un’esperienza di vita sommersa in un paese fin troppo convenzionale.
La giuria della sezione CINEMAXXI, presieduta dal regista Larry Clark, ha assegnato il Premio CINEMAXXI per il Miglior Film a “Nepal Forever” di Aliona Polunina.
Qui la lista completa dei premi dell’VIII Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.