L’entertainment come terapia: il cinema entra in corsia
Dopo la Gran Bretagna, arriva “in prima assoluta” a Milano. MediCinema, in collaborazione con Fondazione Humanitas, propone le emozioni del cinema come Terapia del Sorriso
di Valentina Palermi
Dai primi anni Settanta, quando il dottor Hunter “Patch” Adams con il suo approccio innovativo “vede oltre” e fonda il piccolo Gesundheit! Hospital, alla fine dei Novanta, con Robin Williams nei panni liberamente – e semplicisticamente – ispirati al medico fautore delle terapie olistiche e della clownterapia, la convinzione che la buona salute sia una questione di risate si è fatta piano piano largo tra i corridoi e le direzioni dei nosocomi di tutto il mondo.
Così come il progresso tecnologico e lo spirito pioneristico portano la ricerca scientifica alla scoperta di sempre nuove cure, in qualche maniera permettono a distanza di tempo di capovolgere finzione e realtà, o di farle incrociare nuovamente. E a far notizia, stavolta, è l’arrivo del cinema in ospedale.
Una vera sala cinematografica, arredata con 65 posti a sedere – incluso lo spazio per degenti in carrozzina o allettati – e attrezzata con uno schermo ad alta tecnologia, allestita all’interno dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, situato poco fuori il capoluogo milanese.
Lo scorso 30 ottobre, a dare il via agli appuntamenti in calendario fino a gennaio, sono stati 30 pazienti del Reparto di Riabilitazione Neurologica, accompagnati dai propri familiari o dai volontari, per assistere all’anteprima della commedia di Richard Curtis “Questione di Tempo”, distribuito in Italia a partire dal 7 novembre da Universal Pictures.
Non aperte al pubblico, le proiezioni faranno sperimentare ai lungodegenti un’esperienza quotidiana, passando il proprio tempo libero guardando un film, col sollievo di poter essere in compagnia dei propri cari, in un ambiente del tutto simile ad un cinema.
Un progetto reso possibile grazie al contributo di Fondazione Humanitas, pronta a “cogliere segnali di umanizzazione che possano aggiungere valore all’esperienza terapeutica e all’assistenza medica per chi è ricoverato” dice orgogliosamente Maria Bellati, Segretario Generale, e coerente con la mission dell’Istituto, votato ad “offrire le migliori cure in un ambiente accogliente e con un’attenzione particolare anche ai bisogni sociali del paziente e dei suoi familiari” come aggiunge l’amministratore delegato Luciano Ravera.
Un’iniziativa promossa per la prima volta nel nostro Paese da MediCinema, che ha unito le proprie forze nell’obiettivo di “rafforzare il concetto di terapia del sollievo per pazienti e familiari attraverso la cultura come strumento terapeutico”, come ha spiegato in un’intervista Fulvia Salvi, Presidente dell’Associazione per l’Italia, organizzando “attività cinematografiche ed eventi entertainment – anteprime, eventi teatrali e musicali –” nelle piccole sale e negli spazi “che ci vengono assegnati dalle strutture ospedaliere”.
Attiva da più di 15 anni nel Regno Unito, come racconta il CEO Stephen Moore, dal 1996 MediCinema UK è riuscita ad ottenere risposte notevoli dal punto di vista del benessere dei pazienti che hanno potuto godere degli effetti di questo tipo di terapia, raggiungendo importanti traguardi e attuando progetti sempre più interessanti. Dal Royal Hospital for Sick Children di Glasgow, al St. Thomas’ Hospital di Londra, passando per Newcastle e il suo Royal Victoria Infirmary, o Newport e il Serennu Children’s Centre, e poi ancora il Defence Medical Rehabilitation Centre a Headley Court nel Surrey. Senza ovviamente fermarsi, next stop Londra, dove sono in costruzione le sale presso il Guy’s Hospital e il Chelsea and Westminster Hospital.
Un sostanziale e corale impegno dunque, anche da parte di infermieri, medici e volontari, tutti coinvolti nell’assistenza in sala e occupati nell’accompagnamento dei pazienti. E con le maggiori case di distribuzione cinematografica a garantire le prime visioni per i degenti dell’Istituto Humanitas.
Oltre Universal, anche 20 Century Fox e l’ultimo lavoro da regista di Ben Stiller “The secret life of Walter Mitty”, Warner Bros con il film di Veronesi “L’ultima ruota del carro”, presentato in apertura al Festival Internazionale del Film di Roma, “Una piccola impresa meridionale” e l’atteso “Blue Jazmine” di Woody Allen, Medusa (con “Sole a catinelle”,“Fuga di cervelli”,“Indovina chi viene a Natale” ) e Nexo Digital con il ritorno del trio Aldo, Giovanni e Giacomo in “Ammutta modica”.
“Il buon Cinema”, commenta il Dottor Bruno Bernardini, Responsabile del reparto di Riabilitazione Neurologica di Humanitas, “dà emozione, senso, immaginazione e libertà”. E attraverso progetti come MediCinema “cattura la realtà”, riuscendo a darle un tocco di magia e speranza, “d’aiuto per costruire un ponte tra la malattia e la vita”.