Al Teatro de’ Servi pronte per essere stappate “Solo sei bottiglie”
Il risultato della “vendemmia” del comico Federico Basso è una commedia leggera e frizzante, fino al 15 dicembre al Teatro de’ Servi a Roma
di Alessia Carlozzo su Twitter @acarlozzo
Conservare con cura bottiglie su bottiglie in attesa del momento perfetto per stapparle. L’urgente desiderio di abbinare al retrogusto di quel vino un ricordo indelebile, un racconto importante da condividere in futuro con chi avremo accanto.
Sono di quest’avviso anche Daniele (Camillo Rossi Barattini) e Loris (Nazzareno Patruno) coppia di amici storici, che si ritrovano per caso a trascorrere un fine settimane nelle vigne dello zio di Loris.Il risultato della vendemmia sarà per l’appunto un bottino di sei bottiglie, che gli amici decidono, di tacito accordo, di aprire solo in caso di occasioni veramente speciali.
“Solo sei bottiglie” commedia di Federico Basso, vincitore della I Edizione del Concorso “Una commedia in cerca di autori”, per la regia di Roberto Marafante, racconta così in un turbine di flashback e flashforward tutti i singoli episodi legati alle singole bottiglie.
Nell’appartamento di Daniele assistiamo così a scambi di promesse d’amore e la convivenza con la compagna Cristina (Mariasofia Allevi), tradimenti, festeggiamenti e sbronze colpevoli di rimorsi inconfessabili. Ma anche di tentativi di chiarimento e pacificazione, solitudini mal celate e brindisi a improbabili successi cinematografici con il fratello Mauro (Gabriele Bajo).
Con un ritmo serrato e il tono leggero e amabile (come ogni buon vino) “Solo sei bottiglie” scorre piacevolmente in bilico tra la commedia e la sit com americana, trascinando con sé lo spettatore in una gara all’ultimo bicchiere, desideroso di scoprire sempre più cosa si cela dietro la prossima bottiglia.
E sono proprio le occasioni prescelte a lasciar trasparire la vera caratteristica alla base della commedia: una semplicità disarmante, sincera e forse a tratti dimenticata. Daniele e i suoi amici dimostrano che nella vita quelle che contano non sono le “grandi occasioni” per le quali releghiamo in cantina bottiglie impolverate senza speranza alcuna spesso di essere stappate. Le occasioni prescelte che si scontrano sul palco del Teatro de’ Servi sono quotidiane e a tratti banali, ma sicuramente vere.
Come veri, seppur a tratti sgangherati, sono i giovani raccontati da Federico Basso volto noto di Zelig. Una generazione precaria ma non ancora del tutto disillusa, alla ricerca costante di quella felicità stabile e duratura.
Risate dal retrogusto fruttato, non sempre corpose ma sicuramente genuine, sono quelle che ci vengono così regalate dal giovane e bravo gruppo di attori. Affiatati, divertenti e dotati del giusto ritmo comico, regalano la giusta caratterizzazione ai loro personaggi senza cadere in eccessive e scontate macchiette.
La scenografia semplice e di un acceso verde riporta alla memoria promesse di speranze e sogni, gli stessi che animano gli inquilini di quell’appartamento e le stesse presenti in ogni bottiglia aperta, gustata e finita. E se la prima non ci ha convinto, non bisogna temere. C’è sempre tempo per aprirne un’altra, sperando in un gusto migliore.
“Solo sei bottiglie” di Federico Basso
Roma, Teatro de’ Servi
fino al 18 dicembre
Biglietti: platea 20€ | galleria 17€
(fonti immagine: www.allinfo.it)