Dai libri senza parole alle letture ad alta voce: a Più Libri Più Liberi un nuovo spazio per i ragazzi
Un divertente ambiente colorato dove i bambini possono esprimersi liberamente, ecco l’angolo – laboratorio presentato quest’anno in fiera interamente pensato per i più piccoli e in grado di accogliere i vari progetti presenti sul territorio che li vedono come protagonisti
di Clarissa Coppola
Lo scorso anno ci eravamo lasciati con una proposta. Ebbene, un anno dopo l’idea è diventata realtà e la mostra ha preso il via .
Dunque i visitatori di Più libri più liberi 2013 vengono aggiornati sull’evoluzione del lavoro svolto. La lista dei Paesi che fanno parte del percorso di “Libri senza parole dal mondo a Lampedusa” è ricca, troviamo: Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Iran, Italia, Messico, Nuova Zelanda, Pakistan, Portogallo, Paesi Bassi, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia, Thailandia, Turchia e USA.
Le immagini in questione catturano l’attenzione, pur non contenendo testi scritti sono in grado di evocare suoni, sensazioni e atmosfere in ognuno di noi; perché serve qualcuno a dare voce ai silent book, adulti che “leggono” in un certo senso anche ai più piccoli offrendo la possibilità di ascoltare e interagire instaurando un rapporto che va oltre il linguaggio.
Prima di fare rientro a Lampedusa, la mostra itinerante viaggia verso le altre tappe che la vedono protagonista. Il laboratorio creato, presentato al pubblico in occasione della fiera appunto, prevede un vero e proprio taccuino con la honour list delle opere scelte e tra cui merita la menzione speciale Ibby Italia con “La mela e la farfalla” di Iela e Enzo Mari (Babalibri, Milano, 2004).
Per far capire l’importanza della lettura alla scoperta di se stessi e degli altri, l’iniziativa coinvolge tutte le fasce d’età attraverso la serie di libri silenziosi che raccontano storie a modo loro. Come sostiene il sindaco Giusi Nicolini: “Una biblioteca per i bambini dell’isola, che possano imparare a distinguere l’orizzonte dal confine, per i bambini che passano, perché Lampedusa non sia soltanto una tappa di viaggio. Perché attraverso i libri è possibile costruire una cultura dell’accoglienza, del rispetto, della partecipazione”. Albi illustrati per interrogarsi e riflettere e a cui l’isola siciliana è legata. Raffigurazioni artistiche a sostegno di progetti come quello di cui ci ha parlato lo scorso luglio il nostro editore, Graziano Rossi tramite Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia per i murales realizzati in occasione del terzo campo sui diritti umani .Tutti lavori ben riusciti che rappresentano il futuro di chi vuole immergersi in un mondo tutto realizzare.