A Nuoro, l’Open di Chironi

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L’artista sardo presenta al Man due suoi progetti

di Silvia Cresci

fonte immagine: arte.go.it

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Il Man, Museo d’arte di Nuoro, in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi, darà spazio nei prossimi mesi all’artista e performer sardo Cristian Chironi, impegnato in due lavori che rientrano nel progetto Open e che sono intitolati rispettivamente Broken English e My House is a Le corbusier.

Broken English, che verrà presentato a partire dal 31 gennaio e fino al 2 marzo 2014, è stato per Chironi un’occasione per giocare con le varianti di una lingua, quella inglese, che nella sua universalità viene spesso alterata da chi, non essendo madrelingua, arriva a coniare delle difformità dal carattere incerto.

Dalle riflessioni linguistiche si passa, attraverso contenuti multimediali che variano dai suoni, alle immagini, ai video, nell’ambito di un originalissimo percorso multidisciplinare, a considerazioni inerenti tematiche molto più vaste che danno adito a interrogativi sulla società e sugli effetti che potrebbe avere ad esempio l’esistenza nel mondo di una sola lingua, associata magari a una moneta unica e a un solo mercato.

Ai ragionamenti sulle varianti della lingua inglese, si affianca un secondo aspetto che caratterizza il lavoro di Chironi. A esserne protagonista è un personaggio dell’Ottocento conosciuto in Sardegna come l’ideatore del progetto della prima linea ferroviaria realizzata sull’isola. Si tratta di un ingegnere originario del Galles, Benjamin Piercy, il quale si trasferì in Sardegna, dove tra i suoi possedimenti vi era una vasta tenuta chiamata per l’appunto Villa Piercy. Chironi ha voluto prendere spunto proprio da lui, in quanto simbolo di uno scambio tra due culture così differenti tra loro quali l’inglese e la sarda.

All’interno della villa, tra l’altro, Piercy amava coltivare piante di diversa provenienza, così come di diverse origini erano anche gli animali che egli faceva venire dall’estero per dare vita ai suoi incroci finallizzati al conseguimento del suo intento di migliorare le varie specie.

Ancora un incontro, questa volta quello tra due linguaggi architettonici, l’uno più “colto” e l’altro più “popolare” è il punto di partenza per quella che sarà la seconda esposizione di Chironi al Man, in programma per il prossimo autunno. Anche questa volta si parte da un grande personaggio, l’architetto Le Corbusier, collegato a un fatto realmente accaduto che ha riguardato negli anni ’70 del secolo scorso il paese nativo di Chironi, Orani in provincia di Nuoro.

fonte immagine: arte.go.it

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Per Le Corbusier lavorava a quei tempi l’artista sardo Costantino Nivola, il quale ricevette in regalo dall’architetto il progetto di una casa da lui realizzato personalmente e destinato al nipote di Costantino, che di lì a breve avrebbe dovuto sposarsi. Il ragazzo, che di mestiere faceva il muratore, osò modificare quel progetto, giustificandosi dicendo che la casa in questione risultava priva di porte e finestre. Da qui, dunque, la contraddizione tra due modi differenti di parlare la lingua dell’architettura.

Broken English

Dal 31 gennaio al 2 marzo 2014

Man, Museo d’Arte di Nuoro

Orari: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 20.00 (martedì – domenica)

Biglietto: 3 € (intero), 2 € (ridotto)

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