Politica, cultura e società nel cuore di Roma: intervista a Flavio Conia (PD)
Il Municipio VIII è una delle zone più attive della Capitale. Abbiamo parlato dell’attuale situazione di questo quadrante di Roma Sud con Flavio Conia, giovanissimo Consigliere PD
di Graziano Rossi
su Twitter @grazianorossi
La cultura a Roma è in grave difficoltà. Qual è la situazione del Municipio VIII, ultimamente sotto i riflettori a causa di alcune vicende spiacevoli?
Il Municipio VIII ha la peculiarità di essere un territorio pieno di esperienze positive dal punto di vista culturale, date sia dalla vasta rete associativa che popola i nostri territori, sia dalla storia dei nostri quartieri e dei nostri beni storici e archeologici, sia grazie a tante buone pratiche che l’amministrazione municipale per tanti anni ha messo in atto facendo spiccare il Municipio VIII come uno dei luoghi cardine a Roma per lo sviluppo, la sperimentazione, la crescita dei processi culturali. L’istituzione municipale da quando si è insediata la nuova giunta e la nuova maggioranza ha cercato di mettere in cantiere tante iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi: dalla proiezione de “L’Oro di Roma” di Carlo Lizzani con un evento aperto alle scuole e nel quale stiamo cercando un protagonismo del DAMS di Roma Tre, al bando per le attività culturali nel periodo natalizio che ha avuto il merito di concretizzare il rapporto fondamentale tra cultura e diritti per tutti, fino all’attività che stiamo mettendo in campo per la creazione di punti Bibliopoint nelle scuole specialmente nella zona Tor Marancia/Montagnola/Roma70, ad oggi sprovvista di un servizio importante come quello di Biblioteche di Roma. Inoltre la Commissione Cultura sta mettendo in piedi un progetto di “musealizzazione diffusa”: la creazione di percorsi di visita del quartiere Ostiense, per valorizzarlo e riconsegnargli quel valore storico e fondante che ha sempre avuto per la nostra città. Lo stesso obiettivo ce l’ha la Giornata della Mobilità Culturale istituita dal Municipio con un atto della Commissione Cultura e della Commissione Mobilità: per un giorno in primavera percorsi naturalistici e storico – artistici aperti a tutti grazie al bel lavoro delle associazioni!
Come presidente della Commissione cultura e intercultura del tuo municipio, quali sono secondo te gli interventi di cui necessitano Garbatella, San Paolo e gli altri quartieri di questa vasta area della Capitale?
I nostri quartieri hanno una storia antica, precedente all’urbanizzazione, che ce li mostra così come sono ora, un passato che nella sua ruralità ha tanto da raccontare a tutti, anche ai più piccoli. A mio avviso per valorizzare al meglio i nostri territori dobbiamo partire dalla loro storia: se i cittadini non conoscono cos’è stato non potranno capire dove e cosa stanno vivendo ora. Troppo spesso le nostre città ci trasformano in monadi lontane dal contatto umano e dalla voglia di ricerca, specialmente se culturale. Fino ad ora siamo riusciti ad invertire la rotta in quartieri più sensibili come Garbatella, la vera sfida è fare lo stesso per tutto il nostro Municipio. Partire quindi da qui ascoltando e facendo ascoltare: le voci di chi è più anziano possono dirci molto, parlano di storia reale, un bene di memoria orale che dobbiamo riuscire a preservare e conservare, cercheremo di agire al più presto tutelandola come un vero e proprio bene culturale. Abbiamo un altro dovere: cambiare il senso del turismo che fa vivere il Municipio VIII. Chi viene a Roma deve poter essere attratto dai nostri quartieri, dai nostri punti di forza come ad esempio la Centrale Montemartini con la quale stiamo lavorando per attività di valorizzazione, i luoghi storici della cristianità e della romanità e le nuove forme d’arte che il Municipio VIII sostiene, come la Street Art. L’importante è sempre ascoltare per poter valorizzare: ecco perché spero di avere nella prossima settimana il Teatro Palladium e la vicenda legata ai fondi per l’offerta di spettacoli all’ordine del giorno della mia commissione.
Oltre alle questioni culturali, Roma sta soffrendo anche in altri contesti, come quello sanitario, dei trasporti, dell’educazione dei più piccoli, tanto per citarne alcuni. È solo un’impressione o il lavoro del Sindaco Marino e dei suoi assessori sembra “troppo fermo”?
Il lavoro della Giunta Capitolina è tutt’altro che fermo, ogni assessore sta lavorando sulle proprie deleghe in attesa del nuovo bilancio, il primo dell’amministrazione Marino. Prego tutti di fare attenzione non solo a chi tutti i giorni i media ci presentano come gli attori principali della scena capitolina: il Consiglio Comunale è altamente rinnovato, ci sono giovani e amministratori municipali che orano guidano molte commissioni in Campidoglio, ad esempio la Vice-capogruppo, Giulia Tempesta (intervistata da Ghigliottina durante la scorsa campagna elettorale, ndr), è una ragazza giovanissima con un ruolo fondamentale nella tenuta del governo della città. Lì si fa un grande lavoro, di studio e di analisi dei problemi: le soluzioni non si realizzano in 6 mesi, la destra a Roma ha abbattuto la città e ricostruirla e renderla europea è un nostro dovere. Sicuramente dobbiamo ascoltare di più e il Sindaco Marino dovrà impararlo, partendo proprio dai Municipi che hanno bisogno di fondi, sostegno e di un sistema che premi il lavoro di squadra tra territori e amministrazioni. Faccio mie le parole dell’assessore Flavia Barca: dobbiamo rivoluzionare il sistema partendo dagli ingranaggi e dal metodo, se non si fa questo il resto sono orpelli, magari belli ora, ma inutili a lungo andare.
Lunedì 27 gennaio c’è stata l’uscita della maggioranza PD dal consiglio del Municipio VIII. Ci sarà un dietrofront o si andrà avanti per strade diverse?
Aspettiamo un confronto a tutto campo con il Presidente Andrea Catarci, la conclusione del momento chiarificatorio chiesto dal Partito Democratico ancora non si vede. Ascolteremo le ragioni del Presidente e faremo sentire le nostre. Ci tengo a ribadire che l’atto del PD non ruota intorno all’occupazione degli ex Bagni Pubblici di Garbatella: la conclusione di questa vicenda non poteva avere esito migliore, delle strutture pubbliche hanno interesse ad investire sul futuro di un quartiere e a questo possiamo solo plaudere. Ci sono dei chiarimenti sulla linea politica di questa maggioranza che vanno messi in tavola e discussi. Sulla vicenda degli ex bagni pubblici io mi sono detto contrario all’occupazione ma favorevole fin da subito alla rinascita degli spazi in questione: l’atto che ha fatto nascere questo percorso nelle istituzioni era un atto del PD e in questi mesi tutti abbiamo lavorato per il risultato che vediamo oggi. Speriamo che il percorso tracciato sia sensibile a miglioramenti che penso verranno proposti dalla cittadinanza e dagli organi municipali. Continueremo il lavoro di progettazione precedente all’occupazione, sperando in una gestione trasparente e vigile nell’assegnazione degli spazi e nella realizzazione dell’opera.