Rugby: Italia ko con onore in Galles
Nel primo turno del Sei Nazioni i campioni in carica battono a fatica gli Azzurri 23-15. Campagnaro Mvp, tra una settimana la Francia
di Gabriele Farina
su Twitter @Gabri3_0
Bruciacchiati, non caduti. I cavalieri azzurri escono dalla tana dei Dragoni con una sconfitta (23-15), ma con l’onore salvo.
Alla vigilia sarebbe stato difficile prevedere un accoppiamento più duro per il XV di Jacques Brunel. Il Gallss ha conquistato gli ultimi due Sei Nazioni, perdendo appena una delle dieci partite disputate. Pronti, via e il pubblico del Millennium Stadium può esultare per una meta. Esposito non intercetta l’ovale, Cuthbert sì e vola a depositarlo oltre la linea. Halfpenny non fallisce la trasformazione, pur da posizione defilata. Al decimo di gioco è già 7-0 Galles.
L’Italia potrebbe disunirsi, invece si riversa in attacco e dopo tre minuti accorcia le distanze. Merito di Tom Allan, talento soffiato alla Scozia, che centra i pali su calcio di punizione, siglando i primi punti con la Nazionale.
A parte un “penalty kick” del solito Halfpenny, il Galles non riesce a muovere il punteggio se non a due minuti dalla fine del primo tempo, con la meta di Scott Williams, lanciato da Roberts. Halfpenny fa tre su tre e l’Italrugby va sotto 17-3 all’intervallo. Un punteggio pesante per una Nazionale vogliosa, che sarebbe anche volata in meta se non fosse stato per un “avanti” di Parisse.
Il “try” giunge pochi minuti dopo l’intervallo ed è messo a segno da Michele Campagnaro, ventenne di Mirano. Una giovane promessa del movimento azzurro che al termine sarà eletto anche il miglior giocatore dell’incontro. Allan non riesce a trasformare, così come Halfpenny che fallisce una punizione appena un giro di lancette dopo. Si rimane così sul 17-8. Il numero 15 dei Cardiff Blues avrà modo di rifarsi dopo una serie di azioni combattute, da una parte e dell’altra. Tuttavia, ancora una volta la scena appartiene al trequarti-centro del Benetton Treviso: intercetto, fuga, meta (la seconda). Stavolta Allan trasforma e sul tabellone luminoso si legge Galles-Italia 20-15.
Halfpenny manda in visibilio i 66.974 spettatori accorsi a Cardiff con altri tre punti. Non è il suo stadio (gioca all’Arms Park), ma sa come farsi amare dal pubblico di casa. Il punteggio finale recita 23-15.
“L’Italia ci ha reso dura la vita – ha ammesso Warren Gatland, coach dei bicampioni del torneo – penso che in altri momenti, sotto una tale pressione, non avremmo avuto l’autocontrollo per portare a casa il risultato, ma invece ce l’abbiamo fatta”.
“Da capitano – ha affermato Sergio Parisse – sono molto orgoglioso del risultato ottenuto dai più giovani. Stanno affrontando alcuni dei più talentuosi ‘back’ del palcoscenico internazionale, ma hanno mostrato di poter competere a questo livello. Siamo contenti per la prestazione ma ovviamente una sconfitta è una sconfitta, quindi non siamo molto contenti per il risultato. Ho detto ai compagni che non dobbiamo semplicemente pensare di aver giocato una buona gara (contro il Galles) e che in Francia sarà più semplice. In Francia sarà trenta volte più complicato. Dobbiamo continuare a lavorare e costruirci il nostro percorso nel torneo”.
I transalpini hanno esordito battendo l’Inghilterra allo Stade de France (26-24). Un successo che fa morale, ottenuto solo nel finale (meta di Fickou a quattro minuti dall’80’, con trasformazione) contro i vicecampioni e gli storici rivali della Rosa. Tutto facile invece per l’Irlanda contro la Scozia (28-6).
“Dobbiamo ricordarci di questa vittoria – ha detto Philippe Saint-Andre, tecnico dei galletti – dei sorrisi nello spogliatoio. È molto importante per il 2014. Una volta che eravamo in possesso dell’ovale, riuscivamo a trovare nuove soluzioni e la meta di Fickou ha dato speranza a questa giovane squadra”. Domenica 9 febbraio, alle 16 di Parigi, con l’Italia sarà un’altra battaglia.
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