Formula 1 2014 pronta a partire: a Jerez sfilano le nuove vetture
I primi quattro giorni di test invernali svelano caratteristiche e novità delle monoposto. Buoni risultati per Ferrari e McLaren, Red Bull ha tutto da rifare
di Marina Cavaliere
su Twitter @CavaliereMarina
La Formula 1 inizia a scaldare i motori per la nuova stagione che prenderà ufficialmente il via il prossimo 14 marzo da Melbourne, in Australia. Primi appuntamenti ufficiali i test invernali, partiti da Jerez lo scorso 28 gennaio per poi spostarsi in Bahrain. Ma, prima di tutto, gli occhi sono puntati su quelle che saranno le vere protagoniste del circus: le nuove monoposto.
Non tutte le scuderie sono riuscite ad organizzare in tempo una presentazione ufficiale: c’è chi ha debuttato con la nuova vettura direttamente in pista a Jerez, come Mercedes e Red Bull, e c’è chi ha preferito una presentazione online, vedi per esempio McLaren e Lotus.
I fan della Ferrari hanno invece potuto vedere la nuova monoposto in anteprima già il 25 gennaio in streaming sul sito della Rossa, dove giorni prima hanno anche scelto il nome della nuova Ferrari. Per la prima volta, infatti, la scuderia di Maranello ha permesso ai propri sostenitori di scegliere, tra una rosa di nomi, quello che sarebbe stato il nuovo della Ferrari 2014.
Con circa 370mila voti, ha vinto F14T (F sta per Ferrari, 14 si riferisce all’anno in corso, mentre T sta per Turbo) che per alcuni sembra un gioco di parole che lascia intravedere al suo interno un chiaro richiamo alla FIAT.
Curiosità a parte, alla nuova vettura sono state apportate tante novità tecniche e molte altre ne vedremo nel corso dei test. Primo elemento a colpire è il musetto che, nella parte centrale, è praticamente appiattito prima di salire drasticamente. L’esigenza di recuperare carico aerodinamico e il posizionamento nella parte centrale delle telecamere, ha portato a questa scelta di design sicuramente estremo e molto diverso dalle altre scuderie.
Le modifiche al regolamento, poi, hanno obbligato il team Ferrari ad abbassare anche il telaio dando quindi alla F14T un aspetto molto diverso dalle precedenti vetture senza considerare che nel nuovo progetto anche le sospensioni anteriori trovano un nuovo posizionamento, in una scocca molto più bassa rispetto alla precedente.
C’è molta soddisfazione comunque in casa Ferrari per i primi giorni di test, in cui la vettura ha risposto bene e Alonso e Raikkonen hanno dimostrato un buon feeling. “Quattro giorni molto impegnativi, ma fondamentali per il lavoro che sarà fatto a Maranello. I parametri tecnici della F14 T, cosi come i riscontri aerodinamici in pista, rientrano nelle nostre aspettative e ci offrono una solida base di partenza che ora dovremo sfruttare al meglio”, ha detto il team principal Stefano Domenicali, che ha poi aggiunto: “Mi ha fatto anche molto piacere constatare come entrambi i nostri piloti siano entrati in sintonia e come abbiano già dato importanti indicazioni per lo sviluppo della macchina”.
Partita male invece l’avventura della nuova Red Bull, che nei primi giorni di prove ha fatto registrare più defaillance che note positive. Sia il pluricampione Sebastian Vettel sia il nuovo arrivato Ricciardo hanno tribolato non poco a Jerez mettendo a segno un magro bottino di soli 21 giri in 4 giorni di lavoro, segno che i problemi di surriscaldamento di batterie e sistemi elettronici incontrati nei primi tre giorni non sono affatto risolti.
La nuova RB10, progettata per difendere il titolo mondiale della scorsa stagione, sta per adesso ancora vacillando: sarà l’assenza di alternative per sfruttare i gas di scarico, forse l’arma principale sfoggiata negli ultimi anni da Newey? Fatto sta che la nuova vettura deve trovare nuove aree, con i motori Renault chiamati a resistere ai compromessi estremi dell’aerodinamica. Il musetto segue una soluzione molto più “in picchiata” che a gradino, come quella scelta per esempio dalla Ferrari e presenta inoltre due feritoie, inserite probabilmente per convogliare l’aria internamente. Decisamente diversa è anche la forma del cofano motore, con una parte superiore molto lunga e piatta.
Dalla prima sessione dei test invernali arrivano note positive anche per McLaren e Mercedes, che hanno dimostrato affidabilità e buoni tempi in pista. La nuova Mercedes W05, che ha fatto il suo debutto in pista proprio a Jerez, è quella che più si avvicina alla Ferrari F14T per l’interpretazione del regolamento tecnico all’avantreno, con un muso dal forte dislivello nella parte di raccordo con il telaio. Rosberg e Hamilton proveranno a giocarsi il titolo puntando soprattutto sulla rivoluzione del turbo.
Design originale invece per la nuova McLaren MP4-29, che farà discutere per il muso sicuramente antiestetico e poco conforme al nuovo regolamento. Una linea più asciutta e aderente quella della nuova monoposto, concepita per coprire la parte meccanica e rastremare il più possibile il retrotreno.
McLaren che rivoluziona anche il team e i piloti: accanto al veterano Jenson Button, farà il suo debutto quest’anno in Formula 1 l’appena 21enne Kevin Magnussen, catapultato secondo alcuni troppo frettolosamente in una realtà così importante e in una scuderia di un certo peso. Certo è che il giovane danese non ha sfigurato in questi primi quattro giorni di prove, promettendo bene per il resto della stagione.